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Apr
01
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (01 Aprile 2012)
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( 1 Voto )

Juventus


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Bonucci, Vidal e Quagliarella schiantano i partenopei nella ripresa: campionato riaperto.

 

TORINO - C'è un attimo che spiega tutta la partita, solo un attimo che fa capire perché la Juventus sia imbattuta dall'inizio della stagione, abbia raggiunto quota 30 match in campionato senza sconfitte, sia la miglior difesa del campionato e sia sempre più convinta che sì, l'aggancio e il sorpasso al Milan è possibile. Un primo tempo con Pirlo a cercare più volte su punizione di aprire la gara, con Borriello corpo estraneo alla squadra (con i fischi dello Juve Stadium crescenti fino a diventare assordanti al momento della sostituzione con Quagliarella) e Hamsik unico a impensierire Buffon, per 45' di Juve-Napoli con la squadra di Conte a fare la partita e Mazzarri blindato in difesa e che deve fare a meno del suo Maicon, Maggio, dopo soli 24 minuti. Un attimo che arriva dopo il vantaggio di Bonucci, fortunato nell'occasione quanto voluto e cercato dalla squadra, un attimo che arriva al raddoppio di Vidal, che si beve danzando Campagnaro e poi fredda De Sanctis con un missile in diagonale: tutti ad abbracciarsi, a festeggiare, e De Ceglie che arriva dalle retrovie guardando tutti sorridere per poi chiarire con tre parole lo spirito e il perché di questa Juve: «Ora non molliamo», sul 2-0 e partita virtualmente chiusa a un quarto d'ora dalla fine, «Ora non molliamo» con lo stadio in festa e i tre punti già in tasca. «Ora non molliamo», e infatti arriverà anche il 3-0, nel tiro al bersaglio finale che un Napoli allo sbando (rosso a Zuniga, gomitata a Chiellini) concede a Vidal, a Marchisio e a Quagliarella, vincitore della sfida tra i compagni con un destro sul primo palo a fulminare ancora De Sanctis. Il bomber di Castellammare non esulta, per rispetto di passato e di radici, ma ringrazia Del Piero per l'assist. Eh sì, perché Alex i suoi dieci, quindici minuti di partita se li fa bastare per un passaggio vincente e anche per provare due volte a trovare la gloria personale, nel tripudio dello Juventus Stadium che si esalta con i cori per il capitano e nel cantare "Ohi Vita Mia", sfottò genuino e mai volgare che rende omaggio alla canzone napoletana, per una notte trasferitasi a Torino causa forza maggiore. Quella della Juve che cala il tris al Napoli nell'antipasto della sfida che può valere la stella d'argento, che si porta a due punti dal Milan e che tutta insieme si ripete di crederci, al ventottesimo in bacheca o al trentesimo sul campo, che si ripete: «Ora non molliamo».

 

 



Mar
30
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (30 Marzo 2012)
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Juventus


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Lex presidente della Juve: «I giochi con il club bianconero sono ormai chiusi, gli consiglirei un'esperienza all'estero»

 

TORINO - L'ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto questo pomeriggio a Radio Kiss Kiss Napoli, parlando del big match contro il Napoli: "Domenica sarà uno spettacolo, senza dubbio due appuntamenti di grande importanza. Il campionato è fondamentale per Napoli e Juve, lanciate verso terzo e secondo posto. La Coppa Italia, invece, fa prestigio. Quando Aurelio De Laurentiis ha trovato il Napoli sulla sua strada, il club era in una situaizone fallimentare ed il presidente ha costruito, con Pierpaolo Marino, un percorso lastricato di successi. La Juve era una delle formazioni più forti d'Italia e d'Europa, finita poi a causa di Calciopoli nel baratro della serie B ed è risorta immediatamente grazie al contributo dei molti campioni che hanno avuto la capacità e la forza di restare. I percorsi dei due club, dunque, alla fine si congiungono".

I PROGETTI - "Lo stadio di proprietà? Ritengo sia fondamentale, perchè in questo modo diventa l'anima del tifo. Il San Paolo già di per sè è grande, ma quando l'impianto è tuo puoi fare tutto ciò che vuoi, anche al di fuori del momento della partita. De Laurentiis lo vuole, Fassone gli darà una mano, e mi auguro che il presidente del Napoli trovi nell'amministrazione partenopea gli aiuti per una veloce conclusione a quelli che sono i desiderata del suo progetto".

IL CAPITANO - "Del Piero? I giochi con la Juventus ormai sono chiusi, stando alle dichiarazioni del presidente Agnelli. Trovare un compromesso sarebbe sbagliato, mi auguro che possa andar via dal club con la Coppa Italia, chiudendo con grande dignità la sua avventura alla juventus. Quanto al suo futuro, sono convinto che potrebbe portare il calcio italiano nel mondo con un'esperienza all'estero".

IL MISTER - "Conte? Un'ottima scelta, che è andata al di là di ogni più rosea aspettativa. Il periodo di appannamento è passato, la squadra è tornata tonica e ho fiducia nel conseguimento almeno del secondo posto. La finale di Coppa Italia, invece, se la giocherà sicuramente alla pari con il Napoli. I tenori del Napoli? Se potessi li comprerei tutti e tre, ma dovendo sceglierne uno, prenderei Cavani, tenendo conto della situazione dell'attacco juventino e delle caratteristiche tecniche del centravanti uruguaiano".

 

 



Mar
30
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (30 Marzo 2012)
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Notizie varie


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Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate: «Se viene a sanare le sue pendenze con il fisco ben venga, io sono un suo tifoso»


TORINO - "Se viene a sanare le sue pendenze con il fisco ben venga, io sono un suo tifoso". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, parlando del caso Maradona che la prossima settimana dovrebbe venire in Italia per risolvere i suoi problemi con il fisco.

LA RISPOSTA - "Finalmente dopo circa 25 anni di confusione e fraintesi si potrà chiarire e sanare bonariamente la posizione di Maradona e ristabilire un buon rapporto tra contribuente e Fisco, con la possibilità per lo Stato Italiano e l'Agenzia delle Entrate di veder nascere nuove attività economiche e sportive, che generano nuovi e giusti tributi da incassare, che Maradona più di ogni altro campione ha la capacità di inventarsi e far mettere in atto in Italia". Così l'avvocato Angelo Pisani, dopo aver sentito al telefono Diego Armando Maradona, replica alle dichiarazioni del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, sulla controversia tra il fisco e il campione argentino.

LA CERTEZZA - Pisani ha ribadito che salvo impegni improrogabili o cause di forza maggiore, Maradona sarà in udienza per dimostrare la sua innocenza e la sua buona fede il 5 aprile. "Ho letto le dichiarazioni di Befera nei confronti di Maradona - ha detto il legale del campione argentino - mi sembrano sagge ed affettuose, un' apprezzata apertura nei confronti di Diego, che ringrazia Befera per aver detto di essere un suo tifoso e che presto spera di salutare chiarendo ogni equivoco, perchè così l'Agenzia delle Entrate dimostra di saper ascoltare i contribuenti quando hanno ragione e di far prevalere sempre l'uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge. Sanare le pendenze significa anche chiarire le posizioni. Sanare non significa solo pagare ma anche adottare tutti gli strumenti previsti dalla legge per conciliare le controversie e più di ogni altra cosa far prevalere sempre la giustizia ed il diritto". "Diego - ha aggiunto - non vuole privilegi, non chiede sconti e soprattutto ha il massimo rispetto per le istituzioni, come per il dottore Befera e per la sua professione non certo facile di recupero dei tributi".

 

 



Mar
30
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (30 Marzo 2012)
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Juventus


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Sold out già da una settimana, il big match allo Juventus Stadium sarà ancora una volta incorniciato da una coreografia da brividi

 

TORINO. Come se non bastasse, Juventus-Napoli punta ad una nomination da Oscar pure per... fotografia ed effetti speciali. Lo Stadium, infatti, si annuncia ancora una volta una cornice di pubblico di tutto rispetto. Da brividi. Manco a dirlo, la sfida in programma domenica sera ha fatto registrare il sold out già da una settimana, facendo peraltro segnare un piccolo grande record all’impianto bianconero: tre gare da tutto esaurito - per un totale di circa 120mila spettatori - in 12 giorni (dopo le sfide con Milan in Coppa Italia e l’Inter, in campionato, ecco appunto quella con i partenopei). Mentre le presenze salgono oltre quota mezzo milione di persone, considerando i biglietti staccati nelle gare casalinghe di campionato disputate fino ad ora... Se, oltretutto, consideriamo che invece nel resto d’Italia i dati sull’affluenza agli stadi sono in netto ribasso, beh, comprendiamo in maniera ancora più netta fino a che livelli sia arrivato l’entusiasmo della piazza bianconera. Ora che c’è un impianto all’altezza, ora che c’è una squadra all’altezza...

COREOGRAFIE DA URLO Come detto, ci sono tutti i presupposti per ritenere che pure lo spettacolo, domenica, sia all’altezza. In campo e fuori. Contro l’Inter il popolo bianconero ha toccato l’apice e non ha lesinato in nulla: con i 29 scudetti appesi ai cornicioni del secondo anello, con le scritte a caratteri cubitali («Ciò che è nostro è stato in campo sudato... Ciò che è vostro in aula assegnato. In B non sei mai stato perché la prescrizione ti ha salvato»), con i cori di sostegno alla propria squadra. Pure contro il Napoli, l’atmosfera sarà coinvolgente e coinvolta (a proposito è lecito attendersi grandi dati anche dal punto di vista dell’auditel internazionale, con quasi 20 televisioni accreditate). Atmosfera tale da caricare al punto giusto, auspicano i bianconeri e auspica Antonio Conte. Che non perde mai occasione per ricordare al popolo bianconero che «voglio una bolgia, dovete essere il nostro dodicesimo uomo in campo e possibilmente anche il 13°...».