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Apr
11
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (11 Aprile 2012)
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( 1 Voto )

Juventus


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Il catenaccio dei biancocelesti resiste fino alla mezz'ora e alla rovesciata di Pepe. Al 45' il pari di Mauri, poi assalti bianconeri senza esito.

 

TORINO - Un cavaliere non abbandona mai la sua Signora. E quando è in difficoltà, le mostra la strada prendendola per mano. Come ha fatto Alessandro Del Piero in una sera che lo Juventus Stadium non potrà dimenticare facilmente, come ha fatto il numero 10 nella sera della sua settecentesima presenza, firmando il gol decisivo del 2-1 che ha scardinato il catenaccio della Lazio quando ormai mancavano solo sette minuti all'impresa dei biancocelesti. Perché di impresa si sarebbe trattata, visto l'assedio bianconero che senza sosta aveva provato in ogni modo a superare la diga posta a guardia di Marchetti. Riuscendoci alla mezz'ora, con un lancio da quarterback di Pirlo per Pepe che si superava in rovesciata e superava anche il portiere avversario, ma beccando anche il gol beffa del pareggio da parte di un Mauri in un periodo di grazia, in un tornado di occasioni bianconere fermate da un Marchetti miracoloso in svariate occasioni. Un 1-1 con cui si chiudeva il primo tempo da non credere, contando le occasioni e la superiorità della Juventus: ma Reja aveva costruito un piccolo capolavoro, senza mezza squadra, giocandosela come meglio sa fare il tecnico friulano: squadra chiusa, blindata, a coprire ogni spazio e a provarci in contropiede.

DEL PIERO ENTRA E SEGNA - Nella ripresa tanto nervosismo, piovono gialli tra i bianconeri che si innervosiscono perché la Lazio tiene botta e non capitola. Conte allora cambia, ancora una volta, in corsa: a meno di venti minuti dalla fine fuori Pepe e Vucinic, dentro Matri e, soprattutto, Del Piero. Al capitano bastano cinque minuti per scaldarsi, impegnando Marchetti, e dieci per andare a segno su punizione, beffando sul primo palo un Marchetti fino a quel momento impeccabile e superlativo. La Lazio tenta il tutto per tutto ma il nervosismo stavolta travolge gli ospiti, con Reja e Kozak che si fanno espellere in rapida sequenza. Sette minuti interminabili di recupero, poi il fischio di Damato: la Juve infila il 32° risultato utile consecutivo, si prende il bottino pieno e scavalca di nuovo il Milan, riprendendosi la testa della classifica. I biancocelesti, fermi a quota 54, restano terzi.

 

 



Apr
08
2012
Scritto da Roberto
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( 1 Voto )

Juventus


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Matri e Barzagli: «Ora siamo davanti e vogliamo restarci fino in fondo»

 

PALERMO - Quagliarella parla dopo il successo della Juve a Palermo: «Io mi faccio trovare pronto, che si tratti di 15', un tempoo tutta la gara. Io sto cercando di riconquistare la Nazionale e il mio obiettivo è quello di essere tra i selezionati per l'Europeo».

MATRI - L'analisi di Matri: «Abbiamo sempre comandato il gioco, anche se siamo riusciti a centrare il gol solo nela ripresa. Da qui alla fine tutte le partite sono fondamentali. Ma noi vogliamo giocare il nostro ruolo fino in fondo».

BARZAGLI - Barzagli sull'imbattibilità della difesa: «Il merito è di chi ci gioca davanti, che ci fa arrivare così poco lavoro». «L’obiettivo prima di giocare contro il Palermo era vincerle tutte e questo deve rimanere. Non sarà facile, ma ormai siamo lanciati ed è giusto provarci -dice ancora Barzagli- Siamo arrivati a sette partite dalla fine con un punto di vantaggio ora giochiamocela. Sarà uno sprint finale duro, ma ce la metteremo tutta. Noi favoriti? Una settimana fa si diceva il contrario. Prima dell’Inter eravamo staccati di sette punti... Questa è la dimostrazione che non si deve mollare di un metro». Sul gol di Amauri a San Siro: «Ci ha fatto un bel regalo - sottolinea Barzagli - Noi avremmo dovuto vincere comunque. E’ una settimana che abbiamo quell’idea fissa, indipendentemente dal risultato del Milan. La loro sconfitta ci ha caricato, ma non è cambiato molto rispetto a quando dovevamo giocare distanziati di sette punti». Il primato: «Parte dal ritiro, dal duro mese di preparazione che abbiamo affrontato. Siamo cresciuti molto come squadra e negli ultimi mesi siamo migliorati anche nelle sfide importanti. Ora mancano sette partite, rimaniamo super concentrati».

 

 



Apr
08
2012
Scritto da Roberto
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( 1 Voto )

Juventus


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«Abbiamo un calendario più difficile e impegnativo dei rossoneri, ma qualcosa nelle gerarchie è cambiato»

 

PALERMO - "Io preferisco stare davanti, ora non dipendiamo da niente e nessuno. Siamo stati bravi ad approfittare dei due stop del Milan. Mancano sette partite alla fine, abbiamo un calendario più difficile e impegnativo dei rossoneri, ma qualcosa nelle gerarchie è cambiato". Antonio Conte commenta così ai microfoni di Sky Sport la vittoria della Juventus a Palermo e il primato in classifica.

"Ora - aggiunge il tecnico - siamo una squadra che ha acquisito consapevolezza e autostima. Il grande lavoro fatto ha dato dei risultati. Oggi abbiano giocato bene, anche nel primo tempo, quando meritavamo già di andare in vantaggio. Giochiamo un buon calcio offensivo e rischiamo poco. Devi fare i complimenti a tutta la squadra, straordinaria per impegno e applicazione". Conte conclude sottolineando che la cosa che inorgoglisce di più lui e la squadra è "l'essere arrivati a questo punto del campionato primi in classifica e ancora imbattuti".

LA 'BICICLETTA' - «Ora però non siamo a inizio campionato, abbiamo acquisito personalità e consapevolezza. Quindi, come ho detto ai ragazzi, “Abbiamo voluto la bicicletta? Ora pedaliamo fino alla fine. Anche nel primo tempo avremmo meritato di passare in vantaggio. E’ bello il fatto di essere propositivi, rischiando pochissimo. Questo è merito della grande applicazione dei ragazzi. Ritrovarci in testa alla classifica a questo punto del campionato, ancora imbattuti è davvero motivo di orgoglio. Il Palermo ci ha concesso il comando delle operazioni, chiudendosi con cinque giocatori dietro. Centralmente c’erano pochi spazi e abbiamo faticato a capirlo, poi siamo stati bravi a venirne fuori. Alla fine del primo temo ho detto ai ragazzi di averli visti un po’ troppo precipitosi. Loro hanno la voglia, che capisco, di mettere subito in discesa la partita, ma essere cresciuti e continuare a farlo, vuol dire anche saper aspettare. Complimenti al Palermo che ha dimostrato grande spirito, ma siamo stati bravi noi. Mi spiace per Zamparini, che stimo, ma oggi era la nostra giornata».

MENTALITA' - "La mentalità della mia Juve e' disarmante! -dice poi in conferenza- Che gruppo e per la prima volta molti giocatori vivono una volata del genere. In ogni caso la nostra imbattibilita' dopo 35 partite e' roba che capita dopo anni e anni, abbiamo raggiunto la fenomenale squadra di Capello. Ora siamo primi e arrivarci alla 31ª giornata e' incredibile".

 

 



Apr
06
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (06 Aprile 2012)
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Juventus


Juventus e Jeep

 

Juventus e Fiat insieme per tre anni. L’accordo che dal 1° luglio renderà la casa automobilistica sponsor unico della società bianconera è stato presentato questa mattina, durante una conferenza stampa tenutasi presso il Media Center di Vinovo, cui hanno partecipato il presidente della Juventus Andrea Agnelli, il presidente di Fiat John Elkann e l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne.

 

Queste le loro parole:
 

Andrea Agnelli
«E’ con estremo orgoglio che siamo qui ad annunciarvi questa partnership triennale. Un accordo che è il risultato del lavoro di questi anni. Un lavoro che sta dando i suoi frutti. Sul campo, grazie a Conte, ai suoi ragazzi, a Marotta, Paratici e tutta l’area sportiva, ma anche al di là del terreno di gioco, grazie all’altra parte della società che si sta impegnando duramente per riportare la Juventus ai vertici. Il direttore commerciale Francesco Calvo e l’head of sponsorhip Giorgio Ricci hanno condotto trattative con altri sponsor, ma Fiat ha voluto fortemente legarsi a noi, con un accordo ci posiziona come primi in Italia e ci riporta nella top ten in Europa, là dove la Juventus deve essere. Sulla nostra maglia dunque, al fianco di Nike, ci sarà il marchio Jeep, e si tratta di due brand di grande prestigio internazionale. Ora starà a noi esserne all’altezza sul campo».


Sergio Marchionne
«Prima di parlare dell’accordo volevo anticipare le risposte a due domande che sono sicuro mi verrebbero altrimenti rivolte. La prima: sono tifoso della Juventus e vado volentieri allo stadio quando è possibile, specie ora che ne abbiamo uno spettacolare. La seconda: non sonno diventato tifoso bianconero per una clasusola del contratto, lo sono da quando ho cinque anni, dai tempi del "trio magico" Sivori, Charles e Boniperti. Non è però ovviamente per la mia passione sportiva che la Fiat ha scelto di diventare sponsor della squadra. La Juventus ha deciso di riprendere in mano il proprio destino e ha avviato un cambiamento profondo, che è partito da un completo rinnovo del management, un’esperienza che abbiamo vissuto anche noi in Fiat otto anni fa. Oggi è tornata ad essere una squadra competitiva e di successo e la sua maglia è nuovamente un mezzo efficace per promuovere un marchio, specialmente un brand autombilistico famoso in tutto il mondo. Con la Juventus, inoltre, abbiamo molte cose in comune, non solo l’azionista di maggioranza. Juventus e Fiat sono esempi dell' eccellenza italiana nel mondo e ,oltre alla popolarità, condividono alcuni valori fondamentali: l’importanza della squadra e delle persone, l’ambizione di puntare a risultati eccellenti, lo spirito competitivo e la coscienza che il successo non è mai permanente, ma va conquistato ogni giorno. Tra tutti i nostri marchi abbiamo scelto Jeep e c’è un particolare che ha in comune con la Juventus, che è quasi un’affinità elettiva: la lettera iniziale. La parola Jeep è usata nelle scuole americane per insegnare ai bambini a scrivere la lettera J. E allo stesso modo, in italiano, quando pensiamo alla “i lunga”, pensiamo a Juventus. Ma ci sono motivi più profondi che rendono Jeep e Juventus un abbinamento perfetto: entrambe hanno un passato glorioso, hanno avuto la forza di rinnovarsi e di tornare all’altezza della storia che hanno alle spalle. Ecco perché, per Jeep, non potrebbe esserci miglior testimonial della Juventus, in Italia e in Europa. Spero e credo che chi, come me, è tifoso di entrambe, possa guardare al futuro con grande fiducia».


John Elkann
«E’ una giornata importante, in cui due marchi come Jeep e Juventus si trovano insieme. Questo accordo è un ulteriore impegno per due brand importanti del nostro gruppo, che vogliono essere tali nel mondo. Sono molto fiducioso e non vedo l’ora vedere questa “Juventus integrale”, in campo».