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«Alessandro ha passato metà della sua vita indossando questi colori, meritava tutta l'emozione di oggi. Tutti sanno che questi sono i miei colori».

 

TORINO - Nel giorno del saluto di Del Piero alla Juve, l'emozione di Gigi Buffon. Con Alex il portierone bianconero ha condiviso tante gioie e sofferenze e oggi è stato uno spettatore speciale della standing ovation del numero 10, confidandosi a Sky Sport 24.

Venti minuti da brividi per Del Piero. Come li hai vissuti?
Commovente è l’unica parola che mi viene in mente, soprattutto considerando che non sono uno che si commuove per quel che riguarda prestazioni calcistiche o sportive, ma devo dire che però era giusto cosi. Era giusto dare questo tributo ad Ale perché ha passato metà della sua vita a lottare e a combattere per questa maglia, e metà della vita è veramente tanto. Nel momento in cui il cordone ombelicale si spezza fa veramente tanta tristezza.

Hai cantato l’inno della Juventus a squarciagola prima della partita. C’è la tensione di tutta in una stagione lì dentro?
Diciamo che non aver giocato mi ha aiutato molto a godere di questa giornata perché non dovevo pensare alla partita. Prima di diventare un bravo marito, un bravo papà e prima di diventare grande, giravo qualche locale. Alla fine i locali li fanno la gente, cosi come le feste, ed oggi, senza tutte queste persone venute a farci questo tributo, non sarebbe stata una festa. Per questo volevo passare con loro questo pomeriggio, coi compagni lo abbiamo già fatto e lo faremo ancora. Oggi dovevamo condividere con i nostri tifosi la nostra gioia.

La tua stagione: una delle migliori.
Devo essere sincero: come continuità di rendimento, probabilmente dopo, o alla pari, la stagione nella quale arrivammo nella finale di Coppa Campioni, penso sia stata la stagione migliore. Mi è dispiaciuto commettere un errore con il Lecce, perché sarebbe stata in assoluto la stagione numero 1 da quando gioco, però i miei compagni nelle ultime 7/8 partite non hanno fatto mai tirare in porta, potevamo mettere anche una seggiolina (ride, ndr). In ogni partita almeno uno o due miei interventi importanti li ho sempre fatti.

Hai avuto un infortunio sgradevole, specialmente per un portiere.
L’ostacolo più difficile è stato ritrovare un’ottima forma fisica e credo che il mio obiettivo a luglio era quello di potermi allenare quotidianamente e riuscire a fare almeno 35 partite. Ne ho fatte 35 e potevano essere anche 36 e mi sono allenato praticamente tutti i giorni. Questo per un giocatore di alto livello credo sia fondamentale. La società, il mister e il mio allenatore Filippi che devo ringraziare di cuore, mi ha messo nelle condizioni, anche psicologiche di sentirmi nuovamente importante, cosi come pensavo di poter essere e come volevo essere ancora, perché se no, non avrebbe avuto senso continuare. Una volta visto che i presupposti erano questi, credo che la responsabilità di tramutare tutto sul campo e far vedere che c’ero ancora me la sono presa io sulle spalle e me la sono presa volentieri.

Arriverà il rinnovo del contratto nei prossimi giorni?
Non lo so, non è una priorità. Tutti sanno che la mia intenzione è quella di restare qui. I miei colori sono quelli bianconeri. Non mi va di stare troppo sui giornali per questioni di contratto.

Anche perché ci sarà una fascia sul tuo braccio.
Sì, e sarà anche pesante. Ho avuto la fortuna, nella mia carriera, di avere dei grandi capitani e dei grandissimi esempi, a partire da Maldini in Nazionale, Cannavaro e Del Piero, per cui penso di aver avuto dei maestri. Mi auguro di portare sul campo e nello spogliatoio quello che ho appreso da loro e di non farli sfigurare. 

 

 



Mag
13
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (13 Maggio 2012)
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Juventus


dipiùniente

 



Più di 8 scudetti.

Più di una promozione dalla serie B

Più di una Coppa Italia (e speriamo due)

Più di 4 supercoppe italiane

Più di una Champions League

Più di una Supercoppa europea

Più di una Coppa Intercontinentale

Più del gol alla Fiorentina

Più di un gol alla Del Piero

Più del gol a Tokyo

Più delle mie lacrime

Più del gol a  Bari

Più di un gol al volo di tacco nel derby

Più di un gol per l’Avvocato

Più della linguaccia contro l’Inter

Più dell’assist a David

Più del gol numero 187

Più del gol alla Germania

Più di Berlino

Più del gol al Frosinone

Più del titolo di capocannoniere in B

Più del titolo di capocannoniere in A

Più della standing ovation al Bernabeu

Più di 704 partite con la stessa maglia

Più di 289 gol

Più di una punizione che vuol dire Scudetto

Più del gol all’Atalanta

Più di ogni record

Più della maglia numero 10 con il nome Del Piero

Più della fascia di capitano

 

Più di tutto…

C’è quello che mi avete regalato in questi 19 anni.

 

Sono felice che abbiate sorriso, esultato, pianto, cantato, urlato per me e con me.

Per me nessun colore avrà tinte più forti del bianco e nero.

Avete realizzato il mio sogno. Più di ogni altra cosa, oggi riesco soltanto a dirvi: GRAZIE.

 

Sempre al vostro fianco

Alessandro


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La Lega Calcio ha reso noto il cerimoniale della festa dello Juventus Stadium

 

MILANO - Con un comunicato la Lega Calcio ha reso noto il cerimoniale della festa scudetto in programma allo Juventus Stadium.

"Domenica 13 maggio la Lega Nazionale Professionisti Serie A e Telecom Italia consegneranno alla Juventus, Società vincitrice dello scudetto 2011/2012, la Coppa di Campione d’Italia. La premiazione avrà luogo sul terreno di gioco dello “Juventus Stadium” di Torino al termine della gara Juventus – Atalanta.

Lo scudetto, come simbolo della vittoria del Campionato di Serie A TIM, è un’esclusiva italiana e ha una storia piuttosto antica. L’invenzione del piccolo stemma è, infatti, riconducibile al genio di Gabriele D’Annunzio, che volle apporre uno scudo tricolore sulla divisa di una selezione del comando militare italiano in occasione di un’amichevole. Nel 1924 venne deciso che la squadra prima classificata apponesse sulla maglia, nella stagione successiva, uno scudetto con i colori della bandiera italiana, rappresentativo dell’unità nazionale a livello calcistico.

La Coppa di Campione d’Italia, ideata nel 1960 da Ettore Calvelli (1912-1997), medaglista e scultore di consolidata fama internazionale, ha un’altezza di circa cm. 45 ed un peso di circa kg. 5, poggia su un basamento in pietra dura blu sodalite e reca al centro una ghiera in oro raffigurante un’allegoria di atleti. Il trofeo porta, inoltre, incisi, sulla base dorata, i nomi di tutte le squadre che hanno vinto il campionato a partire dalla stagione 1960-61. Da allora, ogni anno, in una cerimonia privata, il trofeo originale è stato regolarmente consegnato in custodia per una stagione sportiva alla squadra Campione d’Italia. A partire dal 2005, la squadra vincitrice dello scudetto riceve la Coppa di Campione d’Italia direttamente sul campo al termine del Campionato di Serie A TIM.

Domenica pomeriggio, tutti i calciatori della Juventus saranno invitati al centro del campo per ricevere la medaglia d’oro di Campione d’Italia. Lungo la passerella che, dagli spogliatoi, porterà i calciatori sul palco, saranno schierati 20 bambini, che indosseranno le divise ufficiali delle 20 squadre della Serie A TIM 2011-2012. Antonio Conte, allenatore della Juventus, sarà invitato a festeggiare lo scudetto insieme ai suoi calciatori e precederà il capitano, Alessandro Del Piero, che salirà sul palco per ultimo per alzare la Coppa.  La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in diretta televisiva da SKY, Mediaset Premium, RAI e Juventus Channel".

 

 



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Il presidente della Fifa scrive ad Agnelli: «Dopo nove anni siete di nuovo i migliori della serie A: bravi»

 

TORINO - "Complimenti per il 28/o scudetto, dopo nove anni siete di nuovo i migliori della serie A: bravi". Con una lettera ad Andrea Agnelli, della quale l'ANSA ha intercettato il contenuto, il presidente della Fifa Joseph Blatter si è congratulato con la Juventus per il titolo di campione d'Italia appena conquistato.

LA LETTERA - "È con mio grande piacere porgerLe le congratulazioni - è scritto nella lettera di Blatter, nella quale non si fa alcun riferimento alle rivendicazioni bianconere sui due scudetti revocati e sul diritto ad esibire la terza stella, ma si insiste sul numero 28 e sugli anni che sono trascorsi dall'ultimo titolo riconosciuto dalla Figc - per la vittoria del 28/o titolo di campione d'Italia". "Domenica scorsa, a seguito di una grande prestazione - prosegue la lettera del n. 1 della Fifa al presidente bianconero - la squadra dei record Juve è riuscita ad aggiudicarsi il 28/o scudetto. Un grande risultato che, a ragione, ha subito scatenato gioia ed euforia. Perchè, dopo nove anni, la Juve si è nuovamente aggiudicata il titolo di miglior squadra italiana di serie A". "Per questo risultato storico - conclude Blatter - porgo i miei complimenti alla presidenza, a tutti i giocatori, agli allenatori, allo staff di supporto e al management. Auguro a tutti tanto successo e ogni bene! Cordiali saluti, bravissimo!".