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Il regista della Juve: «Prendere quell'eredità è impensabile in questo momento, però sicuramente qualcuno la vorrà prendere in futuro».

 

TORINO - Ritirare o no la maglia numero 10 di Del Piero? Alex si è già schierato, per lui non sarebbe giusto. Andrea Pirlo commenta così ai microfoni di Sky: «Prendere quell'eredità è impensabile in questo momento, però sicuramente qualcuno la vorrà prendere in futuro. Sicuramente c'è da apprezzare il gesto di Alessandro di metterla a disposizione. Ha detto una cosa giusta, perchè tutti devono poter sognare di indossare la maglia numero dieci della Juventus, che è una bella cosa. Io restero' con la 21, l'ho sempre avuta e la tengo». Il centrocampista racconta anche dei tanti messaggi di complimenti ricevuti dai suoi ex compagni del Milan: «Mi hanno chiamato tutti i miei compagni, erano contenti per me, mi fa piacere. Gli addii di domenica? Sono stati commoventi. Li ho riviste nella mia testa, con quello che abbiamo fatto l'anno scorso: so che sono momenti difficili, però nella vita si fanno delle scelte e adesso è toccato anche a loro».

 

 



Mag
16
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (20 Maggio 2012)
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Attraverso cimeli, trofei e contenuti multimediali sarà possibile immergersi nel passato, presente e futuro bianconero.

 

TORINO – La casa della Juventus si arricchisce di ulteriore fascino con l’apertura dello Juventus Museum, il museo della Juventus che sorge sul lato Est dello Juventus Stadium, a ridosso del centro commerciale Area12. Juventus Museum, il cui presidente è Paolo Garimberti, nasce dalla volontà della società di celebrare 115 anni di storia e di trionfi, attraverso l’esposizione di trofei e memorabilia calati in una realtà dove la componente multimediale è molto forte e trasforma lo spazio espositivo in un luogo coinvolgente. Lo Juventus Museum racchiude, infatti, una serie di caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere, soprattutto in Italia, mentre nel confronto con i musei esteri dedicati al calcio o ad altri sport risulta essere una perfetta sintesi tra i percorsi tradizionali e quelli esperienziali. Interamente bilingue (italiano – inglese), Juventus Museum è un museo di nuova generazione che possiede una forte carica emotiva per trasmettere ai visitatori un’esperienza memorabile. Concepito con l’utilizzo di tecnologie multimediali innovative che trasformano la visita in esperienza diretta, esso è ricco di contenuti in costante aggiornamento, per stare al passo con l’attualità di una squadra che fonda il suo futuro su un passato glorioso.

Lo Juventus Museum, ideato dallo studio Camerana&Partners in collaborazione con Studio Dedalo, si rivolge ai tifosi bianconeri, che possono riassaporare le gioie che la tradizione vincente della Juventus ha offerto loro nei suoi 115 anni di storia, ma anche a un pubblico diverso, che attraverso la storia della società bianconera potrà rivivere alcune tappe fondamentali della storia dell’Italia. Inoltre il museo, che sorge su una superficie espositiva di 1500 mq, comprende uno spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee e un’area didattica dove i più piccoli avranno modo in futuro di calarsi nella realtà bianconera attraverso momenti ludici e al tempo stesso educativi.

Inserito nel circuito museale di Torino e Piemonte, lo Juventus Museum può essere visitato singolarmente o insieme allo stadium tour (da domani, infatti, la visita alle aree più esclusive dello Juventus Stadium sarà fruibile esclusivamente in abbinamento con Juventus Museum). Per maggiori informazioni su orari e prezzi, è possibile consultare la sezione dedicata sul sito Juventus.com.

 

 



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La squadra di Conte ha conquistato con merito il suo 30° scudetto: passo dopo passo, ha dato vita a una marcia trionfale, travolgendo gli avversari e riscrivendo record.

 

TORINO - La Juventus festeggia ancora il suo scudetto. Dalle pagine del suo sito internet il club celebra la grande impresa che ha portato al 30° tricolore ripercorrendo i grandi numeri messi insieme da Conte e giocatori.

I PRIMATI PIÙ IMPORTANTI - Lo scudetto più atteso, il più esaltante, il più amato. La Juventus ha regalato ai suo i tifosi una gioia immensa e per farlo non si è limitata a vincere. Passo dopo passo, ha dato vita a una marcia trionfale, travolgendo gli avversari e riscrivendo record. La squadra di Conte ha stabilito il nuovo primato assoluto d’imbattibilità in singolo campionato nella serie A dei 3 punti a vittoria, ossia dal 1994/95 ad oggi, ma anche nella storia dei campionati di serie A dal 1929/30, a prescindere dal numero delle squadre partecipanti: i bianconeri hanno superato dapprima le 31 giornate utili consecutive, stabilite anche all’epoca in avvio di campionato, dall’Inter 2006/07, che aveva messo insieme un bilancio di 25 vittorie e 6 pareggi, poi eguagliato alla 33° giornata il primato della Fiorentina 1955/56 (che restò imbattuta le prime 33 giornate, perdendo poi l’ultima) ed infine quello del Milan 1991/92, rimasto imbattuto per tutte le 34 giornate del campionato, essendo quel torneo a 18 squadre. La Juventus ha messo insieme 38 partite senza sconfitte, giusto per limitarsi al campionato, con bilancio di 23 vittorie e 15 pareggi. E’ la prima volta che la Juventus rimane imbattuta per tutto l’arco di un campionato. Il precedente primato bianconero risaliva alla stagione 1949/50 quando i turni di imbattibilità furono 17, con la prima sconfitta stagionale che arrivò alla 18° giornata, 1-2 in casa contro la Lucchese, ma non impedì ai bianconeri la corsa verso il titolo tricolore.

IL PRECEDENTE ILLUSTRE - In un singolo torneo il precedente primato era di 28 risultati utili riferito alla stagione 2005/06, quando la squadra allenata allora da Fabio Capello rimase imbattuta dall’11° alla 38° giornata, ottenendo uno score di 18 vittorie e 10 pareggi. Stabilito, e ancora in corso, anche il nuovo record assoluto di imbattibilità nella storia della Juventus in serie A su girone unico, a prescindere dal fatto se sia su un solo campionato o a cavallo tra più stagioni: i torinesi non perdono da 39 incontri consecutivi, sommando le 38 gare del campionato appena concluso ed il pareggio casalingo per 2-2 contro il Napoli nell’ultima giornata della serie A 2010/11. Il precedente primato era di 30 gare senza k.o., stabilito a cavallo tra la stagione 2005/06 e quella 2007/08 (nel 2006/07 era in B).

BUNKER JUVENTUS -
Vogliamo parlare della difesa? La migliore in assoluto del torneo, con solo 19 reti incassate, equamente divise tra casa e trasferta. Un dato che si è consolidato nel girone di ritorno: alla fine di quello di andata, la Juventus aveva chiuso al primo posto laureandosi campione d’inverno per la 25° volta, con 41 punti, grazie ad un bilancio di 11 vittorie, 8 pareggi e 0 sconfitte, con 31 reti realizzate e 12 gol subiti. Il vantaggio sul Milan secondo in classifica era di 1 punto. Nel girone di ritorno il cammino bianconero è stato caratterizzato finora da 43 punti in 18 giornate fin qui disputate, grazie ad un bilancio di 12 vittorie, 7 pareggi e 0 sconfitte, 37 reti realizzate e soli 8 gol subiti. Un andamento assolutamente lineare per i bianconeri, che nel ritorno hanno dato una ulteriore stretta alla loro difesa, quasi dimezzando il già esiguo numero di gol incassati al termine del girone d’andata: in pratica i bianconeri hanno mantenuto inviolata la propria porta in 11 delle 19 gare disputate dopo il giro di boa, subendo - per altro - al massimo un solo gol nelle altre 8 partite.

 

 

 

 



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Centro città invaso per accompagnare il pullman scoperto con a bordo i giocator bianconeri: tra cori e fuochi d'artificio, la festa per la conquista del campionato.

 

TORINO - Una festa per centinaia di migliaia di persone. Forse 300mila, forse 400mila: difficile fare una stima precisa anche per le forze dell'ordine. In centinaia di migliaia hanno invaso il centro di Torino, sono scesi nelle strade e nelle piazze per celebrare lo scudetto della Juve e per accompagnare il pullman scoperto con a bordo i giocatori. Una folla oceanica, oltre ogni previsione, come oltre ogni previsione è stata la stagione dei bianconeri di Antonio Conte. Con persone arrivate da tutta Italia, in aereo, in auto, in treno, alberghi esauriti. Il pullman nero con lo scudetto e il numero 30 sulle fiancate, e le tre stelle ben visibili, parte attorno alle 19.30 dallo Juventus Stadium tra due ali di folla, direzione Porta Susa, punto di partenza del tour. Da lì una lenta avanzata lungo via Cernaia e via Pietro Micca, fino all'apoteosi di piazza Castello, dove i campioni sono stati accolti dai fuochi d'artificio. Tutto il centro colorato di bianconero e di bianco-rosso-verde, di scudetti, di stelle - sempre rigorosamente tre - e di numeri 30. Cori e applausi per tutti. Neanche a dirlo, i più gettonati sono Conte e Del Piero. Il capitano era stato già protagonista allo stadio, prima con il gol dell'addio, poi al momento della sostituzione-tributo regalatagli dall'allenatore - con standing ovation del pubblico, molti i tifosi in lacrime, e gli abbracci di compagni e avversari - e successivamente al momento di sollevare la coppa che la Lega Calcio consegna ai campioni d'Italia. La folla occupa ogni angolo dei portici, i semafori, le pensiline dei tram. Ovunque caroselli di auto e motorini, con bandiere e clacson spiegati. C'è chi da casa porta la scala a pioli per vedere dall'alto i vip di un calcio da sogno. Il bus scoperto non rispetta i tempi previsti poichè procede molto lentamente: l'entusiasmo per la Juve va oltre ogni limite. Si procede a fatica verso via Po e piazza Vittorio Veneto, poi verso corso Cairoli e il gran finale del parco del Valentino.

UNA DOMENICA DI FESTA - La parata è stata il climax di una domenica intera di festa. Già due ore prima della partita tutta l'area intorno allo stadio era bollente di passione. Il pullman con a bordo i giocatori viene accolto all'esterno dello stadio da 5.000 persone, e mancano quasi due ore al fischio d'inizio della partita con l'Atalanta. Per raggiungere l'ingresso del sottopassaggio ci vuole un buon quarto d'ora. Nel prepartita, sui maxi schermi viene ripercorsa la storia degli scudetti, accompagnata dalla colonna sonora degli inni storici del club. A bordo campo seguono il riscaldamento fianco a fianco il presidente, Andrea Agnelli, e il presidente di Exor, John Elkann, insieme ai bambini. "È stato un anno straordinario, la Juve ha dimostrato di essere forte come squadra", afferma l'azionista di maggioranza. La partita è quasi una parentesi della festa, i bianconeri chiudono imbattuti la stagione, Del Piero solleva la coppa, parte la festa. Per una notte, Torino è tutta bianconera.