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Juve: Bologna, Genoa e ora il Cagliari. Altro pari PDF Stampa Email
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Sport - Juventus
Scritto da Roberto   
Lunedì 16 Gennaio 2012 10:24

Juventus

 

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L'analisi di Guido Vaciago sul momento bianconero. È una squadra che non assomiglia per nulla a quella che ha esaltato i tifosi a settembre a dicembre. Sembra, fondamentalmente, una questione fisica.

 

TORINO - «Meglio di Lecce, ma non siamo ancora ai livelli di prima della sosta», Antonio Conte fotografa la situazione della Juventus in modo lucido. Anche perché, tolti alcuni sprazzi, è una Juventus che non assomiglia per nulla a quella che ha esaltato i tifosi a settembre a dicembre. Sembra, fondamentalmente, una questione fisica: perché la squadra non ha perso la coralità del gioco e la compattezza del gruppo (vedi il gol di Vucinic), ma queste due caratteristiche non riescono a trovare applicazione sul campo perché le gambe non girano come prima e senza la ferocia agonistica che ha spinto la Juventus finora, per i bianconeri diventa difficile creare, per gli avversari più facile esprimersi.

Non è un caso, infatti, che sia proprio il centrocampo l'epicentro dei problemi bianconeri. Vidal, Pirlo e Marchisio, che con i gol, la corsa e il pressing, avevano trascinato la Juventus nei primi sei mesi, evidenziano chiari segnali di affaticamento. E questo, inevitabilmente, comporta problemi per chi sta davanti e riceve meno palloni e per chi sta dietro che vede arrivare troppi avversari. Chiariamo subito: non è "colpa" di Vidal, Pirlo e Marchisio, se la Juventus non ha vinto con il Cagliari, ma il calo del centrocampo è un sintomo chiave per dare un'interpretazione al risultato di oggi e alla brutta prestazione di sette giorni fa a Lecce.

Se i calcoli di Conte e del suo staff sono esatti, la Juventus tornerà a correre come prima nel giro di due settimane, in tempo per la sfida con l'Udinese in casa e con un'altra gara di sofferenza contro l'Atalanta sabato prossimo. Poi, però, dovrebbe avere abbastanza benzina per arrivare in fondo al Gran Premio del campionato spingendo sempre al massimo e senza pit stop per le Coppe. Ma nel frattempo, Marotta sta cercando un centrocampista (da Behrami a Guarin, passando per Nainggolan o, eventualmente, Palombo) proprio perché lì in mezzo non ci sono ricambi e ogni tanto i tre pistoni del motore bianconero devono avere la possibilità di rifiatare.

Ultima riflessione, premesso che Conte è il maggiore responsabile del successo juventino di questa stagione, questa volta forse non ha indonvinato i cambi. Che senso ha inserire un giocatore come Krasic, chiaramente fuori dal progetto (basta contare presenze e, soprattutto, tribune per capirlo) e forse anche psicologicamente sballotato dalla difficile situazione che sta vivendo dopo una stagione da eroe l'anno passato? Il gol sbagliato in modo così clamoroso forse non è solo sfortuna. D'altra parte non era l'unica soluzione per aumentare il dinamismo della squadra: Marrone a Lecce si era comportato benissimo, perché non riproporlo? Ma rispetto al lavoro che il tecnico ha portato avanti finora, è davvero un peccato veniale.

 

 


La rivoluzione infinita dello schermo tv PDF Stampa Email
( 1 Voto )
Notizie Varie - Varie
Scritto da Roberto   
Giovedì 12 Gennaio 2012 12:56

Notizie varie

 

Cornici che scompaiono e spessori sottili anche 4 millimetri. I nuovi Oled con colori più veri e contrasti più elevati di quanto vediamo nella realtà. Superfici che crescono fino a occupare un’intera parete. E tv sempre più smart, connesse alla Rete e da controllare con i movimenti del corpo e la voce, capaci di riconoscere il viso dello spettatore. E ancora: schermi da condividere ma che rimangono interi (bastano due paia di occhiali). La “vecchia” televisione non si ferma ed è anzi l’elettrodomestico casalingo che più sta conoscendo innovazione negli ultimi mesi. Tanto da essere la protagonista indiscussa del Consumer Electronic Show di Las Vegas targato 2012. Risolto o quasi il dubbio dei contenuti – molti sono arrivati, ancora di più stanno arrivando -, ne rimane un altro: le famiglie potranno davvero permettersi di provare a tenere il passo con quanto di nuovo, ogni mese, propone il mercato?

 

 

La rivoluzione del full HD risale a pochi anni fa, poi c’è stata – si parla di mesi fa – il lancio delle tv 3D. Oggi tra gli stand del Ces il 3D perde gli occhialini (anche se la resa ancora invita ad attendere) e la risoluzione da 1080 diventa ridicola di fronte alla tecnologia 4K che addirittura quadruplica i pixel a disposizione. Per non parlare del prototipo a 8K presentato da Sharp: le immagini viste allo stand giapponese parlano un linguaggio visivo che finora era sconosciuto. Ma proviamo ad andare con ordine. Quello che potrebbe essere uno dei prodotti simbolo dello show del Nevada di quest’anno è lo schermo Oled da 55 pollici presentato da Lg, un quadro tecnologico da appendere alla parete migliore della casa. Come detto 4 millimetri di spessore e 7,5 chili di peso: arriverà verso la fine dell’anno a un prezzo ancora da specificare. E che sarà intorno agli 8-10 mila euro. Non bazzecole, dunque.

 

 

Principale rivale di Lg, sul fronte delle novità più gustose, è l’altra coreana, il leader di settore Samsung che a sua volta ha presentato un tv Oled dalle caratteristiche simili (anche nel prezzo). Un percorso in parallelo che troviamo anche sul fronte della gestione della tv: mentre Lg ha mostrato in fiera quello che è in tutto e per tutto un clone di Kinect di Microsoft, Samsung ha “affogato” webcam e microfono nella cornice delle proprie tv. Una soluzione molto elegante che conferma l’alto livello di design dei prodotti della multinazionale. La tecnologia Smart Interaction permette di dialogare con lo schermo attraverso i gesti e la voce e di essere riconosciuti dal computer interno e ottenere così la propria configurazione preferita non appena ci si siede sul divano. La televisione del futuro (e del presente) è smart grazie alla connessione alla Rete. Il che significa applicazioni, parola ormai magica e trasversale sui diversi dispositivi della nostra vita, e contenuti sempre nuovi e slegati dal palinsesto. In questo campo, lo diciamo da mesi, Google vuole giocare la sua partita e molti marchi presenti alla fiera, con Sony in testa (e presente fin dall’inizio del progetto di Mountain View), hanno presentato nuove soluzioni per la televisione marchiata Big G. In Italia non è ancora arrivata, ma già si assapora la novità che sarà portata dai 100 canali promessi da Youtube, il sito di streaming di proprietà di Google. Rimanendo invece alle novità proposte dalla multinazionale di Tokyo si segnala il prototipo che presenta una nuova tecnologia, chiamata Crystal Led, capace di mandare in onda colori al limite del credibile. Verrebbe da dire che sono così veri da sembrare in realtà innaturali.

 

 

Passando al 3D, la soluzione della tridimensionalità senza bisogno di indossare gli occhiali quest’anno è stata proposta da diverse aziende. Ma capofila in questo senso rimane senz’altro Toshiba, che di fatto è l’unico marchio ad avere alcuni modelli già in commercio. Come detto, anche con i nuovi apparecchi la resa non convince ancora del tutto, ma i passi avanti rispetto solo all’anno scorso sono stati davvero concreti. E grazie al Face tracking non c’è più la necessità di rimanere immobili per non perdere il punto di visione ottimale. Come anticipato, infine, la moltiplicazione dei pixel fino a risoluzioni degne dei migliori cinema mondiali è l’ultima tendenza del Ces di quest’anno. La tecnologia 4K è presente in molti stand e propone uno spiegamento di pixel pari a 3840×2160. L’alta definizione che è entrata da poco nelle nostre casa è già ormai vecchia.

 

 

 


Alle prese con un Motorola V3Razr PDF Stampa Email
( 1 Voto )
Informatica - Cellulari
Scritto da Roberto   
Giovedì 12 Gennaio 2012 00:00

Cellulari

 

 

Marca Cellulare: Motorola

Modello: V3Razr

Difetto Riscontrato: non si accende il display

Esito Intevento: risolto sostituendo il flat sotto tastiera


Avvicinare il mouse alle immagini








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