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Set
19
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (19 Settembre 2012)
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Notizie varie

 

Sicurezza PayPal

 

PAYPAL E POLIZIA DI STATO INSIEME

PER LA PROTEZIONE DELLO SHOPPING ONLINE

 

Sicurezza in rete, tutela dei dati personali, protezione da frodi e rischi negli acquisti: temi “caldi” e particolarmente sentiti da chi utilizza Internet.

“Quello dei raggiri su Internet è un fenomeno del quale Polizia Postale e delle Comunicazioni si occupa costantemente”, afferma Antonio Apruzzese Direttore Polizia Postale e delle Comunicazioni. Nel 2010 sono state presentate 5.051 denunce da parte di utenti truffati, portando all’arresto di 285 persone e alla denuncia di 3.965 persone”.

Questi dati impongono di sensibilizzare le persone a un uso appropriato della Rete e PayPal, che investe molto sulla sicurezza delle transazioni e dei pagamenti, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha realizzato una Guida all’e-commerce sicuro.

A conferma della necessità di educare a un e-commerce protetto, vi è anche il quadro d’insieme prospettato dall’Osservatorio eCommerce B2C per Shool of Management Politecnico di Milano di Netcomm, che evidenzia una crescente propensione all’utilizzo della Rete come strumento per gli acquisti. Dal 2009 al 2010, infatti, il valore complessivo degli acquisti online è cresciuto del 15% (da 5.772 a 6.659 milioni di euro).

La guida, che sarà disponibile sul sito di PayPal e di Polizia di Stato, offre alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online senza problemi, grazie alla sicurezza dei pagamenti.

Si tratta di consigli particolarmente utili all’avvicinarsi del periodo estivo quando, sempre secondo Polizia Postale e delle Comunicazioni, il fenomeno delle truffe sembra acutizzarsi, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo per le tanto attese vacanze.

Del resto, che la scelta di acquistare in rete sia legata anche alla possibilità di ottenere risparmi, oltre che alla comodità, non è una sorpresa: alcune ricerche confermano che il modello dell’acquisto di impulso legato a offerte speciali, ad esempio stock limitati o con prezzi scontati per un tempo definito, si è diffuso ed è proposto ormai da molti attori dell’e-commerce anche per i servizi.

“I consumatori – ma anche le aziende – devono poter usufruire dei vantaggi di Internet per le proprie attività quotidiane, indipendentemente dal proprio livello di informatizzazione”, afferma Luca Cassina, Country Manager Italia di PayPal. “Nonostante i casi di truffe la stragrande maggioranza degli acquirenti online continua con sicurezza ad affidarsi alla Rete per gli acquisti, e oltre a fornire loro un sistema di pagamento protetto e sicuro, il nostro obiettivo è anche aiutare chi non è esperto a comprare in Italia e all’estero in totale tranquillità. Per questo motivo abbiamo chiesto il supporto di Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha dato un contributo prezioso a questa campagna informativa. La nostra guida aiuterà i navigatori, occasionali o assidui, a sentirsi più confidenti in occasione del loro prossimo acquisto”.

 

Visita la pagina di PayPal per conoscere i programmi di protezione e troverai consigli utili per ridurre il rischio di difficoltà nelle tue transazioni online.

 

Programma di Protezione PayPal

 

 



Set
13
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (13 Settembre 2012)
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Notizie varie

 

Utente PayPal Verificato

 

In molti siti che propongono PayPal come sistema di pagamento c’è un marchietto (quello che ho postato in apertura) che indica che si tratta di un utente verificato. Che significa essere un utente verificato?


Dal sito di PayPal:

 

"Il sistema di verifica di PayPal ti consente di ottenere maggiori informazioni sugli utenti prima di inviare loro pagamenti tramite PayPal. Verifica che le informazioni riportate sotto siano coerenti con quelle dell’azienda, dell’organizzazione o della persona alla quale desideri inviare il pagamento.

Per diventare un utente verificato in Italia un utente PayPal deve effettuare la registrazione al nostro programma Codice di verifica. Dopo aver completato la registrazione con Codice di verifica, l’utente viene sottoposto a ulteriori controlli che aumentano la sicurezza per tutti gli utenti PayPal. Tieni presente che il sistema di verifica di PayPal non costituisce un’approvazione di un utente né una garanzia delle procedure commerciali adottate da un utente. Prendi sempre in considerazione altri indicatori quando valuti gli utenti, inclusi la durata dell’iscrizione a PayPal e i numeri di reputazione (su eBay o altri siti di aste online, se presenti)."

 

Quindi una sicurezza in più (non la sicurezza totale) per chi sta acquistando. Ma come faccio a verificare che il marchietto non sia stato messo per rassicurarmi e poi, invece, non c’è stato alcun processo di verifica? Purtroppo l’unico sistema che ho trovato è quello di usare un link, accessibile solo se si possiede un account con PayPal. Il link è:

 

https://www.paypal.com/it/verified/pal= Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Dove, ovviamente, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. deve essere sostituito con l’email legata all’account del venditore.

 



Ago
19
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (19 Agosto 2012)
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Notizie varie

 

George Church - Hard Disk DNA

 

Finora erano state fatte delle ricerche che permettevano di creare dei circuiti e sintetizzare alcune sostanze attraverso il DNA, ma ora la sfida si fa seria: immagazzinare dati all'interno della doppia-elica. Alcuni ricercatori di Harvard guidati da George Church, Sriram Kosuri e Yuan Gao hanno utilizzato le quattro basi (A, C, G, T) come dei valori binari.
 In seguito la sequenza genetica è stata sintetizzata attraverso un chip micro-fluidificante che ha permesso di immagazzinare fino a 704 TB (TeraByte) di dati in un millimetro cubo. Sebbene sia ancora presto per utilizzare questa tecnica di archiviazione, dato che il medium potrebbe distruggersi facilmente e il tempo di processamento dell'informazione è elevato, è interessante notare che in futuro noi stessi potremmo diventare il contenitore della conoscenza umana.

 

E’ nato il primo DNA Book: un libro scritto nel linguaggio dei cromosomi, dal costo esorbitante, ma dalla sicura durata di almeno 400mila anni. Di certo non si tratta di un’opera consultabile da tutti, ma l’idea che un librosia stato codificato in DNA, concedetelo, ha qualcosa di straordinario.  E non dà problemi di spazio visto che pesa solamente pochi milligrammi.

La grandiosa invenzione è stata frutto del genetista George Church, di stanza presso l’Università di Harvard, il quale ha tradotto in questo speciale linguaggio suo libro “Regenesis”: ben 53.426 parole e undici illustrazioni corredate da un programma javascript. Il progetto di partenza era quello di codificare in DNA il libro di Melville “Moby Dick”, ma la diversità di linguaggio e l’uscita della versione “comprensibile” a tutti del libro prevista per ottobre ha ovviamente portato alla vittoria qualche ragione di marketing in più rispetto all’amore per i classici della letteratura.

Il peso totale del libro codificato è pari a 5,27 MB, 600 volte quello dell’ultimo esperimento di codifica fantasioso.  In passato sono state create cellule sintetiche e microorganismi ai quali veniva trascritto a mo’ di firma del materiale “estraneo”. George Church non ha utilizzato cellule viventi, ma un “hard disk” biologico formato da una goccia di liquido viscoso.

Grandioso vero? Sebbene la “tecnica” sia stata già brevettata e depositata, dovranno passare molti anni ancora prima che il comune cittadino possa usufruire di una chiavetta di storaggio dati come questa di tipo genetico. Il metodo con il quale si è riusciti nella creazione del DNA book è lungo e di tipo sperimentale: è stata utilizzata infatti una stampante a getto d’inchiostro modificata per “spruzzare” (non vi è purtroppo termine migliore, N.d.R.) i frammenti di DNA su un chip di vetro. E da lì, attraverso diversi passaggi si è raggiunto il risultato finale: 5 mb di ebook di partenza contenuti in una goccia di “brodo genetico”.

 

 



Lug
24
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (07 Gennaio 2013)
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firefox-wallpaper-11


E’ vero, anche in campo informatico la sicurezza viene prima di qualsiasi altra cosa, ma, in circostanze particolari, qualche piccolo strappo alla regola si può fare. E’ ad esempio il caso di una funzione introdotta in Firefox 3, all’apparenza molto utile, ma nell’applicazione di tutti giorni talvolta snervante: la scansione antivirus automatica dei file scaricati.

Grazie all’enorme diffusione che hanno avuto le connessioni ad Internet ad alta velocità, sono infatti moltissimi gli utenti che (quasi) quotidianamente scaricano file di notevoli dimensioni. Demo di giochi commerciali, distribuzioni Linux, filmati e grandi collezioni di immagini sono diventati elementi all’ordine del giorno e scansionare ognuno di questi – soprattutto su macchine non recentissime – risulta una procedura alquanto lunga da portare a termine.

Ecco quindi nascere l’esigenza da parte di molte persone, sicure circa l’integrità dei file che si accingono a scaricare, di disabilitare la scansione antivirus automatica dei file scaricati nel celeberrimo browser open source. Esigenza che, come facilmente immaginabile, può essere immediatamente soddisfatta manipolando il pannello di controllo di Firefox:

  1. Avviare Firefox;
  2. Digitare about:config nella barra degli indirizzi e premere il tasto Invio della tastiera;
  3. Confermare la propria volontà di accedere al pannello di controllo del browser (se non si è ancora disabilitato il messaggio di avviso);
  4. Ricercare, nell’apposita barra, la chiave browser.download.manager.scanWhenDone;
  5. Fare doppio click sulla voce browser.download.manager.scanWhenDone, facendo diventare il suo valore false.


Nulla in più occorre fare per arrivare al proprio scopo. In una manciata di click è stato infatti possibile disabilitare la scansione antivirus automatica dei file scaricati, fattore che permette di risparmiare tantissimo tempo quando si effettua il download di file di grosse dimensioni.

La procedura è ovviamente reversibile in qualsiasi momento, seguendo il medesimo procedimento ed assicurandosi che, a quel punto, sia true il valore della chiave browser.download.manager.scanWhenDone.


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