

Da Amauri a Toni, una squadra potenzialmente in vendita. Alla Juve arriveranno un difensore e un centrocampista. E con cessioni “pesanti” si può creare un tesoretto
TORINO - La rivoluzione d’inverno è alle porte. Nella Juve extra large - intesa come rosa - infatti vanno smaltiti gli esuberi. E pure gli scontenti, quelli che non hanno trovato e continuano a non trovare spazio. Scelte tecniche: così le ha definite Antonio Conte . Logico, quindi, che gli esclusi seriali chiedano di essere ceduti al club. Pena la svalutazione del cartellino e delle ambizioni personali. FUORI TUTTO - La lista è lunga e abbondante. Un’intera squadra, potenzialmente, può finire sul mercato. Si parte dal portiere e si arriva all’attaccante. Nell’ordine: Manninger, Motta, Sorensen, Grosso, Krasic, Marrone, Elia, Toni, Amauri, Iaquinta. Ovviamente, non andranno via tutti, ma per tutti c’è un’eventuale exit strategy. TAGLI - Occhi puntati, in particolare, sugli attaccanti dall’ingaggio corposo (eufemismo). Di Amauri si sa che sta effettuando il conto alla rovescia, che non disdegnerebbe un ritorno a Palermo, che sogna il Milan, che ha qualche chance in Inghilterra. Siccome, poi, il suo legame - contorto - con i bianconeri scade a giugno, anticipare il divorzio risulterebbe salutare a entrambe le parti: alle casse del club e al giocatore che ritroverebbe il campo dopo mesi di isolamento. Ma non se ne andrà gratis, tuonano da corso Galileo Ferraris. L’agente di Luca Toni, Tullio Tinti , ha avviato contatti con Parma e Fiorentina. Difficile che il Novara possa permettersi il suo stipendio. Su Vincenzo Iaquinta, invece, il procuratore Andrea D’Amico vaglia piste russe e sudamericane, oltre a quelle italiane. In condizioni accettabili, l’attaccante di origine calabrese può ancora fare la differenza, in serie A.
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