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Juventus
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Scritto da Roberto
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Lunedì 26 Marzo 2012 20:09 |


Per Chiellini non ci sono dubbi: «Io lo terrei». Il numero 10 non si sbilancia: «Il mio futuro è il Napoli»
TORINO - A tutto Del Piero. È il numero dieci il vero valore aggiunto della Juve, c'è la sua firma nella settimana perfetta dei bianconeri. Due gol in cinque giorni: uno al Milan per conquistare la finale di coppa Italia, uno all'Inter (il primo in campionato) per dare ancora un senso alla rincorsa scudetto ai rossoneri. Prepensionato anticipatamente in autunno, Alex ha risposto a modo suo nel passaggio clou della stagione. Classe, carisma, energia, gol. Ha atteso il suo momento, ha aspettato le occasioni che Conte gli ha concesso senza alzare la voce. Da capitano (spesso) non giocatore in campionato, titolare fisso in coppa Italia, ha ricoperto un ruolo fondamentale nello spogliatoio. Ruolo riconosciutogli dallo stesso allenatore e da un altro senatore, Gigi Buffon, altro grande protagonista di ieri sera, che ha rimarcato la sua grande professionalità . E siccome non avrebbe avuto senso una Juve nuovamente competitiva e vincente senza Del Piero protagonista, ecco la scintilla del campione che scrive un altro capitolo del suo straordinario romanzo bianconero. «Il ritorno in Champions? Ce lo auguriamo, ma dobbiamo aspettare le prossime gare - sottolinea Alex - Pensare partita dopo partita è ciò che ci ha permesso di fare un cammino fino a oggi ottimo: siamo aggrappati allo scudetto, siamo in finale di coppa Italia, sono sicuramente delle grandi soddisfazioni. La nostra ambizione deve essere grande, dobbiamo pensare in grande e ci auguriamo di poter gioire a fine campionato per qualcosa di importante». Con un Del Piero così, niente è impossibile. «Adesso il mio ruolo cambia? A questa domanda può rispondere solo Conte - rileva il capitano - Io farò ciò che ho fatto finora, preparerò al massimo ogni gara, pensando di giocare. Non voglio cambiare niente di tutto ciò ma concentrarmi sulla prossima tappa. Se poi giocherò di più sarò felicissimo». Un Del Piero infinito, anche se il suo matrimonio con la Juve è destinato a concludersi a giugno. E allora tornano gli interrogativi. È stato giusto annunciare già in autunno che questa sarebbe stata la sua ultima stagione in bianconero? Perchè non concedergli un altro anno, visto che, quasi certamente, l'anno prossimo ci sarà la ribalta della Champions League? Il termometro del web dice che i tifosi, letteralmente impazziti per il loro capitano, hanno già votato in suo favore e confidano in un gesto del presidente Agnelli. Giorgio Chiellini ribadisce che «ci sarà tempo per lui e la società di parlarsi e prendere una decisione insieme». Si riaprirà il tormentone? Del Piero, intanto, mantiene la linea di sempre: «Il mio futuro è il Napoli domenica prossima, per gli altri discorsi ci saranno tempi e modi, ma non sono d'attualità . L'anno scorso ho fatto il mio dovere, ho firmato in bianco». «Personalmente - aggiunge Alex - cerco di non lasciare niente al caso e di concentrarmi non certo su quelle che sono parole e scelte che sono state fatte o dette fino a oggi perchè la mia carriera non deve essere inquinata da niente. Non voglio essere un problema, voglio stare bene, segnare e giocare».
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Scritto da Roberto
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Venerdì 23 Marzo 2012 21:50 |


L'ex fuoriclasse della Juve: «Non inventerò nulla ma è ciò che so fare meglio e conosco meglio. Ma c'è tempo»
PARIGI - "Presto o tardi mi riavvicinerò al campo" da gioco: lo dice l'ex stella francese del calcio, Zinedine Zindane in un'intervista a Radio France Info, aggiungendo: "Avrei voglia di trasmettere qualche cosa, la mia esperienza. Non inventerò nulla ma è ciò che so fare meglio e conosco meglio. Ma c'è tempo. Non ho mai avuto fretta, non ho ambizioni personali, solo voglia di imparare delle cose. È la direzione verso la quale voglio evolvere,è un'evoluzione naturale". In passato, Zidane non aveva nascosto il suo desiderio di cominciare un giorno a fare l'allenatore. Quanto alla nazionale di calcio francese, afferma - a pochi mesi dagli europei di calcio - "c'è tutto ciò che vi vuole e soprattutto l'allenatore(Laurent Blanc, ndr.) che serve a questa squadra. È importante". E ancora: "Ci sono dei giocatori di qualità , molto bravi, Ribery, Benzema...Adesso è una squadra che non ha ancora raggiunto il suo miglior livello. Spero che potrà farlo all'europeo", conclude Zidane, nell'intervista che verrà trasmessa domani.
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Scritto da Roberto
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Giovedì 22 Marzo 2012 19:12 |


Il tecnico della Juve a Vinovo incita la squadra: «Dimentichiamoci la grande notte con il Milan. Le facce felici le voglio vedere solo a fine stagione»
TORINO - E quindi? E quindi... nulla. Nulla deve cambiare nelle menti dei giocatori bianconeri, in quanto a senso di appagamento, sia pure dopo una grande impresa e inequivocabile dimostrazione di forza come quella valsa la qualificazione in finale di coppa Italia, ai danni del Milan. Guai a chi sgarra, guai a chi pensa di aver già fatto chissà che cosa, guai a chi presta il fianco a cali di tensione. No, Antonio Conte - uno abituato a vincere i trofei internazionali, non a pareggiare le semifinali di ritorno di coppa Italia... - non ammette nulla di tutto questo. Per carità , ben venga il più che comprensibile entusiasmo dei tifosi, ma quanto ai giocatori, non sono consentiti stati d’animo e atteggiamenti differenti rispetto umiltà , fame, determinazione. FACCE ALLEGRE - Il tecnico bianconero lo ha spiegato senza mezzi termini ai suoi, ieri, a margine della ripresa degli allenamenti. Un discorso chiaro, fatto di complimenti per l’ennesima buona prestazione offerta contro i rossoneri, ma anche di un ammonimento specifico: «Non voglio vedere facce allegre, voglio vedere grinta e determinazione. Non abbiamo ancora fatto nulla, non abbiamo ancora raggiunto nessun traguardo. Dunque sotto a lavorare, perché le facce allegre è meglio averle a fine stagione!».
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