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Scritto da Roberto
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Domenica 01 Gennaio 2012 18:59 |


L'attaccante bianconero non ha dubbi: «Scudetto? Il Milan parte avvantaggiato ma noi ci crediamo. A livello personale spero di affermarmi a livello europeo e quando sento il mister che dice che posso fare la differenza fa piacere»
ROMA - «Sto bene, ho ripreso in pieno e non vedevo l’ora di rientrare, perché stare fuori è dura per tutti». Essere costretti a guardare i compagni giocare fa sempre male, ad ogni calciatore, e Mirko Vucinic non fa eccezione. L’infortunio muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime gare del 2011 però ormai e alle spalle e il montenegrino scalpita. anche perché all’orizzonte c’è la gara di Lecce, che per lui ha un significato particolare, visto che in quella città è arrivato a soli 17 anni ed è cresciuto come calciatore e come uomo: «È la mia seconda casa. Sono stato lì per sei anni bellissimi e sono sempre contento di tornare. E poi ho già dovuto saltare la partita contro la Roma e mi è spiaciuto molto». LA SFIDA COL MILAN - Se la prossima sfida in campionato è contro i pugliesi, quella contro il Milan prosegue a distanza. Un duello nel quale la Juve, secondo Mirko, ha un’arma straordinaria da sfoderare: «Abbiamo una voglia che si può trovare in poche altre squadre. Voglia di migliorare e lavorare. E infatti non ho mai lavorato così tanto. Cos’ha il Milan più di noi? Lo scudetto dello scorso anno. Parte avvantaggiato per quello». Dovendo restringere il confronto ai singoli è fin troppo facile paragonare Vucinic a Ibrahimovic, per la potenza fisica, il piede vellutato, le ascendenze slave... «e per le due ultime lettere del cognome...», sorride il montenegrino. VOGLIA DI VINCERE - Un altro lato in comune è sicuramente l’ambizione e Mirko non la nasconde: «Nel 2012 voglio vincere. A livello personale spero di affermarmi a livello europeo e quando sento il mister che dice che posso fare la differenza fa piacere. Forse dovrei segnare di più, perché per ora ho fatto solo due gol. Mi metto più a disposizione della squadra rispetto agli altri anni e sono comunque soddisfatto di me stesso. E poi siamo primi in classifica ed è questo che conta, non quanto segno io, perché siamo in undici e ci sacrifichiamo uno per l’altro. La cosa più importante è che la squadra continui su questa strada».
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Scritto da Roberto
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Sabato 31 Dicembre 2011 17:28 |


Un ospite illustre all’allenamento a porte chiuse svolto ieri mattina dalla Juventus. A bordo campo si è presentato nientepopodimeno che Fabio Cannavaro, venuto al campo a salutare e ad abbracciare calorosamente i suoi ex compagni di tante battaglie nonché a fare gli “onori di casa
DUBAI - Un ospite illustre all’allenamento a porte chiuse svolto questa mattina dalla Juventus. A bordo campo si è presentato nientepopodimeno che Fabio Cannavaro, venuto al campo a salutare e ad abbracciare calorosamente i suoi ex compagni di tante battaglie nonché a fare gli “onori di casa”, visto che da quasi due anni vive a Dubai dov’è diventato dirigente dell’Al Ahli dopo esserne stato il capitano. TORELLO E PALLONE - Dopo la seduta esclusivamente atletica di ieri pomeriggio, la “truppa” agli ordini di Antonio Conte ha “ritrovato” il pallone, ma solo per il riscaldamento tecnico, a base di conduzione palla e slalom fra i paletti. Poi è stata ancora la corsa a farla da padrona, con la squadra divisa in due gruppi: “torello” e una serie di test atletici utili a verificare la condizione generale dei singoli giocatori e a pianificare il lavoro dei prossimi giorni. Allenamento specifico, invece, per i portieri, seguiti dal preparatore Claudio Filippi. COTECHINO BANDITO - Dopo l’allenamento pomeridiano, fissato per le ore 18 locali (le 15 italiane), ci sarà il “rompete le righe”. Appuntamento a domani pomeriggio, unico giorno in cui Conte farà effettuare un’unica seduta di allenamento (inizio ore 15). In serata la maggior parte dei giocatori rimarrà all’Hotel Meydan insieme allo staff e ai dirigenti per il cenone di fine anno. Il menu, preparato dai cuochi locali, prevede verdure miste, riso, patate, un’isola con cibo grigliato (gamberi, pollo, vitello), una con due diversi tipi di kebab, dessert e frutta. Da notare che - per una precisa e ferrea regola interna dell’albergo - non sarà possibile cucinare carne di maiale. Dunque niente cotechino e lenticchie, tradizionale piatto nostrano bene augurante per il nuovo anno, a differenza dell’hotel in cui è sceso in ritiro il Milan (il centrale Park Hyatt) in cui non esiste alcuni tipo di limitazione a livello alimentare. PIRLO CON AMBROSINI - Cannavaro ha invitato un po’ di bianconeri e un po’ di rossoneri per festeggiare l’avvento del 2012: con lui ci saranno Zambrotta, Pirlo, Ambrosini, Chiellini e Barzagli. Ibrahimovic, invece, si unirà al suo procuratore Mino Raiola (e rispettive famiglie) per partecipare a un opulento mega-party sulla spiaggia del celebre Hotel Atlantis nell’isola della Palma, versione gemella ancorché arabeggiante del maestoso complesso che sorge a Nassau, capitale delle Bahamas, e teatro di numerosi film di azione a cominciare da quelli di James Bond.
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Scritto da Roberto
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Sabato 31 Dicembre 2011 17:24 |


Vince il brasiliano davanti al nuovo attaccante del Napoli. Tabarez il miglior allenatore
MONTEVIDEO - L'attaccante brasiliano Neymar, stella del Santos e della Selecao, ha vinto il pallone d'oro del Sudamerica edizione 2011, mentre l'uruguayano Oscar Tabarez ha ricevuto il trofeo come miglior allenatore. Questo il risultato della consueta votazione pubblicata il 31 dicembre dal quotidiano uruguayano 'El Pais'. Neymar, vincitore con il Santos della Coppa Libertadores e nell'obiettivo dei più grandi club europei (Real Madrid, Barcellona, Chelsea e Manchester United), si è già messo in luce in Brasile. Secondo il risultato della votazione da parte di 247 tra giornali e magazine di 19 paesi del Sudamerica, Neymar ha preceduto il cileno Eduardo Vargas, nuovo giocatore del Napoli.
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