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Juventus
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Scritto da Roberto
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Sabato 07 Gennaio 2012 10:18 |


I bianconeri battono facilmente l'Al Hilal in un'amichevole che chiude il ritiro invernale in oriente. Vantaggio di Del Piero al 14'. Poi 8' dopo è sempre il n° 10 a punire la difesa avversaria. Al 30' rete di Elia. Al 45' gran gol di Vidal, poi al 51' è Chiellini a fare 5-1. Al 75' c'è anche il gol di Pepe su calcio di punizione e all'86' arriva la firma di Quagliarella con una bella conclusione al volo. Per gli arabi il gol della bandiera è per Alharthi
ROMA - Antonio Conte voleva l'impegno e di certo non sono mancate grinta e concentrazione nella sfida che ha visto i bianconeri affrontare e battere gli arabi dell'Al Hilal. Un successo netto quello conseguito dalla Vecchia Signora che non ha avuto problemi a sbarazzarsi per 7-1 della squadra di Thomas Doll. Un buon allenamento per Del Piero e compagni in vista del ben più difficile impegno che aspetta domenica prossima la capolista della Serie A al Via del Mare contro il Lecce. PRIMO TEMPO - Nel primo tempo, forse, si sono viste le cose migliori con la Juve capace di dominare in lungo e in largo occupando tutte le zone del campo in maniera molto precisa. Di Del Piero, autore di una bella doppietta, Elia e Vidal le reti che hanno messo subito in discesa il match di Riyad e trasformato l'amichevole in un allenamento a buoni ritmi. Da segnalare soprattutto la rete del cileno autore di un tiro di prima intenzione all'incrocio dei pali che non ha lasciato scampo alla difesa araba. Di sicuro l'Al Hilal non è stato a guardare e anzi in un paio di occasioni con Al-Shalhoub e Wilhelmsson ha sfiorato il gol. SECONDO TEMPO - Nella ripresa poi Conte ha totalmente rivoluzionato la sua formazione mandando in campo tutti gli uomini a sua disposizione. Forse proprio per questo l'attacco arabo è riuscito a colpire prendendo di fatto in contropiede il nuovo "11" scelto da Conte. È Alharthi il giocatore che ai nipotini potrà raccontare di aver segnato un gol ad una squadra di Serie A: tocco di esterno davanti a Storari e palla che finisce in fondo al sacco. La Juve però non ci sta e sul ribaltamento di fronte rimette di nuovo le cose a posto con Chiellini, abile a sfruttare il pregevole assist di Quagliarella sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Krasic. Nei minuti successivi i ritmi calano vertiginosamente con gli esterni bianconeri non troppo propositivi e la squadra un po' troppo bloccata per vie centrali. Allora al 75' ci pensa Pepe a trovare il gol con un calcio di punizione preciso che si infila all'incrocio dei pali. Unidici minuti dopo c'è spazio anche per Quagliarella: assist perfetto di Vucinic e tiro al volo all'angolino basso: 7-1 e match in archivio. È l'ultimo squillo di una buona partita che prepara al meglio i bianconeri in vista della sfida di campionato contro il Lecce. Fra tre giorni però, al Via del Mare, si farà davvero sul serio e sarà tutta un'altra storia.
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Varie
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Scritto da Roberto
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Domenica 01 Gennaio 2012 19:02 |


Diego Della Valle rompe gli indugi e passa all’attacco avviando un’azione legale contro Guido Rossi. Le parole che hanno fatto traboccare il vaso sono state espresse giovedì sera dall’ex commissario straordinario della Federcalcio il quale, rispondendo all’invito dello stesso Della Valle a dire la verità sull’oscuro periodo di Calciopoli, affermava con distacco: «Parlano le sentenze». Già, ma quelle sentenze non tenevano conto delle telefonate emerse al processo di Napoli e che sarebbero state rilevantissime per la giustizia sportiva come certificato dal procuratore federale Stefano Palazzi con il suo pronunciamento nel quale – stante la prescrizione – riscontrava per l’Inter «una responsabilità diretta ad assicurare un vantaggio in classifica mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà imparzialità e indipendenza in violazione del pre vigente articolo 6 del codice di giustizia sportiva in vigore all’epoca e oggi sostituito dall’articolo 9». E contestava a Moratti la violazione dell’articolo 1. L’indagine portata avanti dal Carabinieri guidati dal colonnello Auricchio non tennero conto di quelle telefonate come di altre che avrebbero avuto un peso fondamentale per il processo sportivo. E’ questo il buco nero da chiarire agli occhi di Della Valle che vuole delle risposte non solo da Guido Rossi, ma probabilmente da Attilio Auricchio come da Francesco Saverio Borrelli che fu posto dallo stesso Rossi alla guida dell’ufficio Indagini. Qualcuno dovrà spiegare perché non si tenne conto delle parole di Paolo Bergamo che nell’interrogatorio dell’8 giugno 2006 da parte dell’ufficio indagini dichiarò: «Parlavo con tutti» e perché non vennero prese in considerazione le interviste di Tavaroli (che ammise l’opera di dossieraggio sul calcio), di Nucini (che disse di avere rapporti con l’Inter) e di Cipriani (che ammise di aver spiato per conto dell’Inter). Per non parlare delle telefonate segnalate come “rilevanti” (i famosi tre baffi) e scartate perché non riguardanti la cupola individuata dall’indagine. Su questo Diego Della Valle chiede risposte limpide e non battute da parte di chi intima «a far tacere» (come, di grazia?) chi parla di certi argomenti.
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