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Messi incorona Guardiola: «Più importante di me» PDF Stampa Email
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Sport - Varie
Scritto da Roberto   
Lunedì 12 Marzo 2012 17:39

Notizie varie

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L'attaccante argentino sicuro: «Non c'è dubbio, per il bene nostro e del club Pep deve rimanere»

 

BARCELLONA - «Senza dubbio, per il Barcellona Guardiola è più importante di me». Parola di Leo Messi, che oggi ha parlato nella sala stampa della 'Ciutat Esportiva' per presentare il videogioco Fifa EA Sports di cui è uomo-immagine (per una cifra che l'argentino devolverà interamente a fini benefici). Messi ha fatto un'appassionato difesa del tecnico spiegando che «da quando al Barcellona è arrivato Guardiola, nel club è cambiato tutto e per me il tecnico continua ad essere fondamentale per il nostro progetto». «Sul suo rinnovo noi giocatori ne sappiamo quanto voi - ha detto ancora - ma per il bene prima di tutto nostro, dei tifosi e della società desideriamo fortemente che rimanga. Sarebbe difficilissimo trovare un altro allenatore che possa fare bene come lui. Pensiamo a ciò che ha vinto ed a come lo ha fatto».

 

 

 


Platini: «Scudetto? Per me vince la Juve» PDF Stampa Email
( 1 Voto )
Sport - Juventus
Scritto da Roberto   
Lunedì 12 Marzo 2012 17:33

Juventus


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«Troppi pareggi, ma i bianconeri non devono mollare». Attacco a De Laurentiis: «Farà come gli pare quando sarà a capo della Uefa»

 

MILANO - "De Laurentiis la pensa in un modo, noi in un altro. Quando sarà presidente della Uefa farà come gli pare". Così il numero uno della Uefa Michel Platini ha replicato al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, secondo cui Fifa e Uefa non aiutano il calcio. "Non ci sono problemi con il presidente del Napoli, mi ha già detto queste cose di persona", ha aggiunto Platini, annunciando che la richiesta di scorporare il ranking di Champions League e Uefa è stata "respinta dalla commissione dei club. L'idea piace ai club italiani ma magari non agli altri". Dopo aver premiato Gianni Rivera, il presidente della Uefa ha ribadito la propria contrarietà alla tecnologia in campo e i dubbi sui terreni in sintetico: "Non riguarda Uefa, ma sono vicepresidente Fifa e posso dire qualcosa - ha sorriso Platini -. Sul sintetico sono d'accordo in due casi: nei Paesi in via di sviluppo e in quei posti con condizioni climatiche particolari. Non sono favorevole per il grande calcio". E Platini non intende tornare indietro sul Fair Play Finanziario. "Le discussioni le abbiamo fatte quattro anni fa, sono come il vostro Monti in Italia che deve fare cose impopolari ma le deve fare - ha spiegato - È la prima volta che tutti sono d'accordo: abbiamo un miliardo e mezzo di euro di perdite ogni anno, non torneremo mai indietro, è l'unica cosa che si può fare per far sopravvivere il calcio".

CONTRO LA TECNOLOGIA
- "Sono totalmente contrario alla tecnologia in campo, a tutte le tecnologie". Così il presidente della Uefa Michel Platini ha ribadito la propria posizione a proposito degli ausili tecnologici per gli arbitri. Dopo aver consegnato il premio del presidente della Uefa a Gianni Rivera, Platini ha preferito non entrare nel merito delle polemiche arbitrali che animano il campionato di serie A. "Essendo presidente di 53 federazioni nazionali, per me è difficile vedere solo quello che succede in Italia - ha osservato -. Errori arbitrali succedono dovunque, dall'Italia alla Romania fino all'Armenia".

«DICO JUVE»
- Michel Platini non tradisce, nonostante la diplomazia da presidente Uefa, la passione juventina: «Chi vince lo scudetto? La juve, nonostante il mano 4 non deve mollare. E’ un peccato che il Milan sia andato così avanti, ma la Juve ha fatto troppi pareggi, mi pare che la Juve sbagli un po’ troppi gol (detto da lui… Ndr), ma non è finita. Gli errori degli arbitri? Beh, se fa silenzio stampa la Juve figuratevi io. Di certo io sono contro la tecnologia: in Champions abbiamo avuto quattro casi di gol-non-gol come quello di Milan-Juve e grazie agli arbitri di porta la decisione arbitrale è stata quella giusta. Meglio più occhi che le telecamere, poi decida l’International Board».

 

 

 


Giornata internazionale della donna PDF Stampa Email
( 1 Voto )
Notizie Varie - Varie
Scritto da Roberto   
Giovedì 08 Marzo 2012 13:15

Notizie varie


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Nell'inverno del 1908, a New York , le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono chiedendo migliori condizioni di lavoro. Lo sciopero durò alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte dell'opificio e imprigionò le scioperanti nella fabbrica alla quale venne appiccato il fuoco. Tra loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano di affrancarsi dalla miseria con il lavoro.

Fu Clara Zetkin, leader socialista tedesca e direttrice del giornale socialdemocratico tedesco Gleichheit, a proporre che l'8 marzo sia osservato, ogni anno, come la Giornata Internazionale delle Donne i come giornata di lotta internazionale per ricordare il tributo di sangue pagato dalle donne nella lotta contro lo sfruttamento e per l'emancipazione sociale, per diffondere, sostenere e trasmettere di generazione in generazione in tutto il mondo il grande ideale dell'emancipazione della donna.

"Schiavo del capitale, l'uomo, corrotto dalla sua stessa schiavitù, cerca di prendere la rivincita soggiogando la donna, sfruttandola e martirizzandola. Estenuato da un lavoro senza gioia e senza ideale, l'uomo cerca oblio nell'alcol, nella crapula; la donna, custode del focolare, ne è sempre la vittima. E' la donna che prepara la carne da cannone, la carne da sfruttare, la carne da piacere. La donna non diventerà libera che quando l'uomo sarà libero". ( Camilla Ravera, 1921 )


Come mai si usa la mimosa alla Festa delle Donne?

L'UDI (Unione Donne Italiane) preparando il primo "8 marzo" del Dopoguerra, si pose il problema di trovare un fiore che potesse caratterizzare questa Giornata femminile. La scelta cadde sui bellissimi fiori gialli che fiorivano proprio in quel periodo ed erano di facile reperibilità, inoltre il loro colore giallo era quello che meglio esprimeva vitalità e gioia.
Così la mimosa da allora divenne il fiore simbolo delle donne e dell'8 marzo.

L'acacia appartiene alla famiglia delle mimosacee originaria dell'America del Sud.
Il fiore giallo, che incarna il passaggio dalla morte alla vita, ricorda la rivoluzione di tutte quelle donne che si sacrificarono per rinascere in un mondo "giusto".

Fu una scelta indovinata, un'idea di grande successo, visto che è rimasta stabile fino ai nostri giorni. Si offre alle ragazze, alle mogli e alle amiche, alle impiegate nei luoghi di lavoro e alle mamme. E' un dono che viene fatto non solo dagli uomini, ma si usa regalarsela anche fra donne. E oltre ad essere un fiore profumatissimo e durevole, lo si trova l'8 marzo come "logo" di tanti manifesti, cartoline e copertine di giornali.

 

Festa della Donna - La Mimosa

Wikepedia

 

 Auguri a tutte le Donne

 

 

 

 


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