Italian English French German Japanese Spanish
Mercatino

Tutti i prodotti
Area Download


Il carrello è vuoto


Offrimi
Una Coca Cola
€2,50

Offrimi
Una Birra
€4

Offrimi
Un Caffé
€2

Offrimi
Un Panino
€5

Offrimi
Un Film
€6
Contatore Visite
Ago
24
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (24 Agosto 2012)
PDFStampaE-mail
( 2 Voti )

Juventus

 

Intervista completa Antonio Conte

 

L'allenatore della Juve dopo la conferenza stampa di Vinovo: «Devo sentirmi definire poco credibile dalla procura federale che invece considera credibile una persona che da 3 anni si vende le partite, i compagni e la famiglia»

 

TORINO - Un fiume in piena. Una rabbia tenuta dentro per tanto tempo. Troppo. Antonio Conte ha parlato della squalifica di 10 mesi a Vinovo, durante la conferenza stampa organizzata insieme agli avvocati. Abbiamo raccolto le frasi più importanti, i passaggi più forti.

LA RABBIA - Conte comincia così: "Ho ascoltato tutti, sono stato in silenzio. Ho sempre rispettato le regole, in campo e fuori. Penso sia una vicenda assurda e ieri c'è stata la ciliegina sulla torta". Il tecnico della Juventus si infiamma: "Sono rimasto allibito dall'intervento di un componente della commissione che mi ha giudicato, qualcosa di grave e mai visto".

SPOT SCOMMESSE - "Sono oggetto di accuse infamanti, per fare di me lo spot di uno scandalo calcioscommesse". "Mai scommesso in vita mia. E sono più credibile di chi come Carobbio si vendeva le partite. È una vergogna"

GIUDICI/TIFOSI - "Questa è una vicenda assurda, e io sono sempre stato corretto in campo e fuori". "C'è un giudice che parla di me, dice cose inopportune, forse da tifoso. Ha qualcosa di personale con me".

CAROBBIO - "Carobbio per la procura federale è 'Pippo', non Filippo Carobbio. Sono pappa e ciccia...". Così Conte su Filippo Carobbio, il 'pentito': "Carobbio è poco credibile per la procura di Cremona, ma Pippo è credibile per la procura della Figc.... Io devo sentirmi definire poco credibile dalla procura federale che invece considera credibile una persona che da 3 anni si vende le partite, i compagni e la famiglia".

IL MOTIVO - "Cosa è successo? Che sono arrivato in una squadra amata e odiata come la Juventus e di vincere quando nessuno se lo aspettava. Con grandissimo aiuto da parte della società e dei giocatori". "Non mi è piaciuto niente di questa vicenda. Hanno istigato alla bugia certe persone".

AI TIFOSI - "E' assurdo tutto quello che mi è successo. Il popolo juventino deve sapere quello che mi hanno fatto e quello che mi stanno facendo. E' una vergogna".

 

Conte: «Quello che mi hanno fatto è vergognoso»

 

TORINO - Parla Antonio Conte. E lo fa direttamente dalla casa bianconera di Vinovo dove, insieme agli avvocati Giulia Bongiorno, Antonio De Rensis e Luigi Chiappero, è stata organizzata la conferenza stampa Angelo Alessio.

Si è conclusa la conferenza stampa

Mister ha ancora fiducia nella giustizia sportiva? "Arriviamo al terzo grado di giudizio. Non mi è piaciuto niente in questa vicenda, zero. Oggi è capitato a me, domani ad un altro. Ma con lo stesso nome mio, senno' non se lo caga (testuale) nessuno."

Torna a parlare Conte: "Sono diventato allenatore della Juve dopo che la Juve era tornata simpatica. Ed abbiamo vinto. Ecco cosa è successo. Sono arrivato in una squadra amata/odiata da tutti ed abbiamo vinto. Con l'aiuto di tutti: società e giocatori. Ora sono stato privato di Stellini, un collaboratore importante".

L'avvocato Bongiorno: "Il sistema di giustizia sportiva ha una serie di sbavature. I giudici sono delle persone che giudicano altri uomini. Quello che viene contestato a Conte riguarda il codice sportivo. Il patteggiamento? Tre mesi di squalifica sarebbe stato un successo ma vi posso dire che paradossalmente per lui, subire un secolo di squalifca, sarebbe stato meglio. Lui infatti avrebbe dovuto patteggiare per Novara-Siena dove è stato ritenuto innocente". "Il nostro obiettivo non era lo sconto di pena. Altrimenti avremmo fatto il patteggiamento ma Conte, giustamente, non lo voleva. Io sull'altare della celerità non immolo nessuno perché c'è fretta. Perché deve iniziare il campionato. Perché non si pensa ad un sistema a doppia pista? Cosa cambiava se a noi davano l'opportunità di fare una domanda in più a Carobbio? Chiedo solo di poter fare l'avvocato, di avere tempo per farlo. A noi non è stato consentito questo: ci è mancata la possibilità di difenderci a pieno. E' una violazione a livello costituzionale"

L'avvocato De Renzis: "Quello che è emerso ieri è che il pentito Filippo Carobbio non è totalmente credibile. Guardiamo al bicchiere mezzo pieno, ieri la credibilità dell'uomo è stata messa in discussione e questo vogliamo sottolineare e su questo lavoreremo". Così l'avvocato Antonio De Rensis nella conferenza stampa indetta da Antonio Conte all'indomani della sentenza della Corte di Giustizia sportiva che ha confermato i dieci mesi di squalifica per il tecnico della Juventus."

Breve messaggio di Alessio, ora parlano gli avvocati di Conte.

"Omessa denuncia: avrei dovuto denunciare se avessi visto qualcosa. Ma cosa ho omesso se non ho visto niente? Vi dico, dopo questa vicenda (sorride) inizio ad avere il timore di andare dentro allo spogliatoio e di mandare qualcuno in tribuna. Hanno creduto ad uno che per tre anni si è venduto le partite! Devo andare nello spogliatoio con una telecamerina la prossima volta?"

"E' assurdo tutto quello che mi è successo. Il popolo juventino deve sapere quello che mi hanno fatto e quello che mi stanno facendo. E' una vergogna".

"Oggi è finita ma con loro. Per fortuna c'è un altro appello. Ho subito un'infamia, io che devo trasmettere valori positivi alla mia squadra, al mio spogliatoio. Sono antipatico perché vinco? Se do fastidio non è un problema mio"

"Il signor Pippo (Carobbio) è per la Procura un bugiardo, non credibile. Quando dalla Procura Federale viene definito 'altamente credibile'. Conte invece no. La credibilità uno la costrusice con la sua carriera. Voi conoscete i metodi della Procura Federale? Agghiacciante quello che hanno detto Paoloni e Locatelli: 'Non hanno sentito quello che volevano'. Il patteggiamento è un ricatto! Che purtroppo viene richiesto dai nostri avvocati. Io innocente devo rincorrere il patteggiamento?"

"Novara-Siena, sono sette mesi che sono su tutti i giornali. Su tutte le tv. Sette mesi in cui la mia faccia viene accostata alle scommesse. Non ho mai giocato in vita mia e durante quel Novara-Siena avrei parlato, in una riunione tecnica, di un pareggio"

Conte: "E' arrivato il momento di parlare. Ho sempre rispettato tutti in una vicenda assurda. E ieri c'è stata la ciliegina sulla torta. Sono rimasto allibito dal componente della commissione che mi ha giudicato. Reputo il comportamento di questo signore fuori dalle regole, quelle che dovrebbe far rispettare. Forse per uscire sulle pagine dei giornali, usa il mio nome facendo delle dichiarazione inopportune. Forse da tifoso, o forse per motivi personali".

 

Conferenza Integrale Antonio Conte


 

 

Juve, Conte poteva essere accusato di illecito sportivo

 

Procuratore Stefano Palazzi

 

È quanto emerge dalle motivazioni della sentenza della Corte di giustizia federale. La responsabilità di Conte poteva configurare «una fattispecie diversa e più grave di incolpazione» rispetto all'omessa denuncia

 

ROMA - Antonio Conte avrebbe potuto essere accusato di illecito sportivo in relazione alla gara Albinoleffe-Siena: è quanto emerge dalle motivazioni della sentenza della Corte di giustizia federale. La responsabilità di Conte poteva configurare "una fattispecie diversa e più grave di incolpazione" rispetto all'omessa denuncia.

LE MOTIVAZIONI - In particolare, secondo la Corte, alcuni dubbi emergono dal fatto che Conte da allenatore del Siena avrebbe escluso per lungo tempo dalle convocazioni il giocatore Mastronunzio, che si sarebbe dissociato dall'accordo per fare vincere l'Albinoleffe. "La predetta decisione (della quale peraltro Conte non ha fornito motivazioni credibili...) - recita la motivazione - poteva in effetti essere oggetto di valutazione anche in termini di contributo, causale idoneo e finalizzato all'alterazione della gara, efficiente rispetto all'accordo già raggiunto mediante un'attività posta in essere fin dal termine del girone di andata". "In tal senso - prosegue ancora la motivazione - non risulta altrimenti spiegabile la decisione dell'allenatore di non convocare il giocatore Mastronunzio neanche tra le riserve per le ultime gare di stagione. Il mancato impiego di tale calciatore, che aveva espressamente rappresentato la propria conrtarietà ad agevolare la vittoria dell'Albinoleffe costituisce, quantomeno potenzialmente, un possibile contributo causale idoneo e finalizzato ad assicurare l'effettiva alterazione del risultato".

 

 

Petrucci al veleno: «Juve, basta attacchi ai giudici»

 

Petrucci Coni

 

Il presidente del Coni: «Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva. In queste settimane assisto a esibizioni muscolari che mostrano il lato peggiore di uno sport che non merita mortificazioni. Giù le mani dalla giustizia sportiva»

 

ROMA - "Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva". Lo dice all'Ansa il presidente Coni Gianni Petrucci, dopo le parole di Conte. "In queste settimane assisto a esibizioni muscolari che mostrano il lato peggiore di uno sport che non merita mortificazioni", aggiunge Petrucci, che non cita mai direttamente la Juve. 

L'ATTACCO - "Sembra che l'unico colpevole di questo calcioscommesse sia Palazzi e non chi ha commesso illeciti", aggiunge Petrucci. "Così non si può andare avanti. Il calcio non può pensare di vivere senza regole o in spregio di quelle esistenti approfittando di casse di risonanza mediatiche superiori a quelle degli altri sport che invece rispettano le regole e i verdetti anche nei settori professionistici". "Nelle ultime settimane - sottolinea il presidente del Coni - ho assistito ad esibizioni muscolari che ancora una volta hanno mostrato il lato peggiore di uno sport che non merita tali mortificazioni. Non si può immaginare di commentare le sentenze ad ogni grado di giudizio. Occorre rispettare i giudici, gli arbitri e quanti sono preposti al rispetto delle regole. Altrimenti sarà solo caos e questo il Coni non può consentirlo. Per questo - conclude Petrucci - dico: giù le mani dalla giustizia sportiva!"».

 

 

 

 

Conferenza Stampa Antonio Conte
Commenti
Cerca
Solo gli utenti registrati possono scrivere commenti!