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Apr
23
2012
Scritto da Roberto
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Juventus


j-museum

 

115 anni di gloria e trionfi rappresentati attraverso maglie e trofei, video e fotografie, cimeli rari e citazioni letterarie. La Juventus arricchisce la sua nuova casa, lo Juventus Stadium, con la nascita del “J Museum”, il luogo dove ci si può emozionare, si può rivivere una storia fantastica, guardare al presente e al futuro con orgoglio, sentirsi parte di una realtà senza confini, geografici o temporali, che si chiama Juventus e che ha come filo conduttore la vittoria.

 

Il “J Museum”, che verrà inaugurato il 16 maggio e aprirà al pubblico giovedì 17 maggio, nasce come un’evoluzione tecnologica del tradizionale concetto museale e si propone come un’esperienza unica e indimenticabile, dove si racconta come la Juventus non sia solo un fenomeno calcistico, ma una presenza forte e significativa nella vita quotidiana del nostro Paese e un simbolo nel mondo intero.

Il presidente del “J Museum” sarà Paolo Garimberti, grande figura del giornalismo nazionale e internazionale. Tra i suoi numerosi e prestigiosi incarichi, Garimberti, nativo di Levanto, è stato corrispondente da Mosca e caporedattore della redazione romana de “La Stampa”, vicedirettore de “La Repubblica”, direttore del TG2, de “Il Venerdì” e di CNN Italia. Dal marzo 2009 è presidente della Rai e, da pochi mesi, è presidente del Supervisory Board di Euronews, importante network di informazione internazionale.

Il museo, realizzato da Benedetto Camerana con un gruppo di specialisti di progettazione museale e situato nel comparto Est dello stadio, rappresenta per la società il completamento di un progetto che ha ricevuto grandi consensi e che, numeri alla mano, è diventato anche un polo di interesse, non solo in occasione delle partite, ma anche nel resto della settimana quando se ne possono scoprire i luoghi più segreti attraverso lo Stadium Tour, che ha già accolto oltre 35.000 visitatori.

 

 



Apr
23
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (23 Aprile 2012)
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Campionato

 

 

A

12 dic

Serie A - 34ª Giornata

R

22 apr

2 - 3 Lecce Lazio
 1 - 1
0 - 2 Siena Genoa  4 - 1
2 - 0  Inter Fiorentina
 0 - 0
0 - 1 Palermo  Cesena  2 - 2
1 - 1 Atalanta Catania  0 - 2
2 - 2
Bologna
AC Milan  1 - 1
0 - 0  Cagliari
Parma  0 - 3
2 - 1  Udinese Chievo  0 - 0
1 - 1  Novara Napoli  0 - 2
1 - 1 AS Roma Juventus
 0 - 4

 

 

GeneraleCasaTrasferta
 SQUADREPtGVNPRSPtGVNPRSPtGVNPRS
Juventus 71 33 19 14 0 57 18 41 17 12 5 0 36 10 30 16 7 9 0 21 8
AC Milan 68 33 20 8 5 63 27 32 16 9 5 2 31 10 36 17 11 3 3 32 17
Lazio 55 33 16 7 10 49 41 32 17 9 5 3 24 14 23 16 7 2 7 25 27
Udinese 52 33 14 10 9 44 32 37 16 11 4 1 28 10 15 17 3 6 8 16 22
Napoli 51 33 13 12 8 58 41 30 17 8 6 3 35 21 21 16 5 6 5 23 20
AS Roma 50 33 15 5 13 52 46 33 16 10 3 3 34 16 17 17 5 2 10 18 30
Inter 49 33 14 7 12 47 45 28 17 8 4 5 30 24 21 16 6 3 7 17 21
Catania 46 33 11 13 9 44 43 32 17 9 5 3 24 12 14 16 2 8 6 20 31
Chievo 43 33 11 10 12 30 40 26 17 7 5 5 15 15 17 16 4 5 7 15 25
Siena 42 33 11 9 13 41 35 27 16 8 3 5 25 12 15 17 3 6 8 16 23
Palermo 41 33 11 8 14 46 51 31 16 10 1 5 32 23 10 17 1 7 9 14 28
Parma 41 33 10 11 12 44 50 29 17 8 5 4 30 19 12 16 2 6 8 14 31
Bologna 41 33 10 11 12 34 39 22 17 6 4 7 18 22 19 16 4 7 5 16 17
Atalanta 40 33 11 13 9 37 36 27 16 7 6 3 20 13 19 17 4 7 6 17 23
Fiorentina 38 33 9 11 13 32 38 26 17 7 5 5 22 20 12 16 2 6 8 10 18
Cagliari 38 33 9 11 13 33 42 25 16 6 7 3 20 14 13 17 3 4 10 13 28
Genoa 36 33 9 9 15 44 62 27 17 7 6 4 25 23 9 16 2 3 11 19 39
Lecce 35 33 8 11 14 38 49 15 16 3 6 7 21 24 20 17 5 5 7 17 25
Novara 25 33 5 10 18 27 56 17 16 3 8 5 15 22 8 17 2 2 13 12 34
Cesena 22 33 4 10 19 21 50 13 16 2 7 7 13 19 9 17 2 3 12 8 31

 



Apr
23
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (23 Aprile 2012)
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Juventus

C 3 Media 1465666 immagine ts673 400

 

I bianconeri vincono 4-0 con una prova brillante: doppietta di Vidal (4' e 8'), Pirlo (29') e Marchisio (52') firmano il successo che lancia la squadra di Conte a +3 sui rossoneri.

 

TORINO - Un dominio assoluto, indiscutibile: 4 e a casa, tanto per parafrasare l’antico nemico Francesco Totti, la Juve travolge di slancio una Roma davvero bizzarra presentata dall’impresentabile Luis Enrique senza Totti e con l’impalpabile Perrotta. E’ una vittoria pesantissima, quella che porta a casa anche per Conte, il suo condottiero, la Juventus: allungo deciso sul Milan impigliato in un bruttissimo pareggio col Bologna in casa. Il filo interrotto dalla morte di Morosini (bello il minuto di silenzio romanisti e juventini, in rosa, tutti mescolati a metà campo) viene ripreso senza problemi: vincere si doveva per balzare a più 3 sul Milan (che poi è un più quattro, visto il vantaggio degli scontri diretti coi rossoneri) e s’è vinto. Il sesto sigillo consecutivo, con un solo gol al passivo (quello di Mauri in Juve-Lazio). La Juve scavalca l’ultimo ostacolo aalto del suo finale di campionato: cinque turni non da gestire, ma da aggredire. Con la certezza di essere la formazione più in palla, con gambe più fresche e tanti protagonisti al top della forma.
Quella contro una Roma che Luis Enrique presenta cercando di mandare Perrotta sulle piste di Pirlo e senza Totti è stata una partita sensazionale da subito: pressing feroce e difesa romanista in tilt (con De Rossi chiamato a fare da guardaspalle a Kjaer, con ai lati gli imberbi e travolti Rosi e Angel). La manovra avvolgente della Juve trova subito il varco: in 8’ Vidal fa doppietta in percussione da destra. Prima di sinistro, poi un destro diagonale implacabile ed è già 2-0. Non basta alla Juve: Marchisio sfonda spesso e volentieri a sinistra, assistito dalla gamba di De Ceglie. Penetrazione e Stekelenburg tocca col ginocchio Marchisio: rigore sì (il secondo e ancora una volta ininfluente, nel campionato), ma anche un’espulsione un po’ eccessiva. Pirlo batte il rigore, che il subentrato Curci para, ma Pirlo stesso fa tap in: 3-0. Ripresa con Luis Enrique che cerca solo di limitare i danni, ma la Juve fa spettacolo e un colpo di tacco di Vucinic addomestica un cross di De Ceglie per la botta di Marchisio: 4-0. La Roma prova Lamela, Bojan, ma in dieci è come giocare al gatto col topo per la Juve. Dentro Del Piero, Giaccherini e Borriello, per far rifiatare Vidal, Vucinic e Quagliarella. Perché mercoledì c’è Cesena-Juve, mentre il Milan se la vede col disperato Genoa.
La Roma? Beh, una squadra davvero poco credibile specie in trasferta, dove prendere caterve di gol è ormai una tradizione rispettata. Con evidenti incapacità di Luis Enrique di imporre ai suoi uomini qualsivoglia cambiamento: una squadra che non cresce. Anzi. E con la chicca dello sputo di Lamela a Lichtsteiner al 39’ della ripresa che può costare tre turni di prova tv.
La partita è davvero incredibile, perché uno Juve-Roma risolto così dopo meno di un’ora, trasformando il finale in un allenamento non si ricorda a memoria d’uomo. Neanche quel “4 e a casa” di Totti a Tudor era stato così semplice. Di certo le voci di coinvolgimento di Conte nella vicenda Carobbio hanno provocato la reazione immaginata dal tecnico bianconero: l’unica cosa destabilizzata è la classifica che vede la fuga Juve verso lo scudetto scattare al momento giusto.

 



Apr
23
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (23 Aprile 2012)
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Juventus


C 3 Media 1465633 immagine ts673 400

 

Il portiere bianconero: «Ogni vittoria ci può avvicinare ad un traguardo impensabile. Essere imbattuti a volte può capitare per una casualità o episodio: una o due gare potevamo perderle, ma le abbiamo recuperate».

 

TORINO - Gigi Buffon torna a vedere la Juventus imbattibile e di ferro del passato. Difensivamente anche più forte forse. «Ogni vittoria ci può avvicinare ad un traguardo impensabile. Essere imbattuti a volte può capitare per una casualità o episodio: una o due gare potevamo perderle, ma le abbiamo recuperate. Il dato forte è il gioco, che esprimiamo con verve e continuità: un segnale importante di una Juve che crede in quello che fa. Dà l’anima in quello che fa e questi sono i risultati. Parlai di Vidal come grande acquisto: io vedo da dietro tanti centrocampisti in campo, ma come dissi mesi fa a luglio e molti mi guardavano con scetticismo che poteva giocare nella grande Juventus. Avevo ragione. Mi aspettavo la partita così: la Roma va a cercare di giocare a calcio, prova a imporre la sua filosofia e ti concede creando. Ma oggi non ha creato perché dopo l’espulsione di Stekelenburg non ci credevano più. Sette gare e un golo solo incassato: è straordinario, un grande aspetto della Juve è che mai abbiamo subito così pochi gol. La pietra miliare su cui costruire i successi: una difesa imperforabile ti fa vincere. Al di là di tutto 31 gare giocate e 15 gol è grande, mai capitato. Un tiro subito in sette gare: roba che mi ricorda il passato. Ora gioco anche da libero, se dovesse mancare Del Piero l’anno prossimo, aggiungo uno zero e faccio il 10 io».