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Nov
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2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (22 Novembre 2012)
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Juventus

 

Gaetano Scirea

 

Sarà il nuovo indirizzo dello JStadium: che sia di buon auspicio e che quella targa ispiri a chi passa di lì un po' di serietà e un sorriso pacato come li sapeva fare Scirea.

 

TORINO - Io, Scirea l'ho visto giocare. Ero bambino e non capivo il concetto di "libero". Cioè conoscevo la parola e mi sembrava bellissima. Avrei voluto esserlo anch'io: libero. Di giocare a pallone tutto il giorno, sfruttando in pieno le energie dei sette anni. Ma mi era più difficile inquadrare il ruolo. Quando mio papà mi spiego pazientemente che il libero era un difensore, ero incuriosito dal fatto che un difensore facesse così tanti gol. A volte perfino due per partita (Juve-Toro 4-2 1981-82). Crescendo ho avuto modo di apprezzare le cose con maggiore cognizione di causa e capire che Scirea, con quell'espressione sempre severa, ma mai arrabbiata o truce, era diverso da tutti gli altri. Diverso già nella sua epoca, distante anni luce dagli standard della nostra.

Perché Scirea era un giocatore strepitoso per modernità e duttilità, un difensore in grado di impostare l'azione e concluderla, praticamente un Pirlo con le capacità difensive di Barzagli e i piedi di Vucinic (pescando solo nella Juve attuale). Ma Scirea era anche una "persona seria". che sembra un'annotazione normale, ma è un complimento straordinario in un mondo che nel corso degli anni ha eroso fino a farla scomparire del tutto perso proprio la serietà. Scirea era una persona che sapeva dare valore ai fatti, alle cose e alle persone, sempre lontano dalle esagerazioni nel bene o nel male. Chissà se oggi riusciremmo ad apprezzarlo uno così? Chissà se le tv alla lunga non lo snobberebbero perché "noioso"? Forse i giornali rischierebbero di relegarlo in trafiletti anonimi. Tutti sarebbero almeno un po' in soggezione sotto quello sguardo che ammonirebbe gli sguaiati eccessi del pallone moderno. Eppure oggi il calcio avrebbe soprattutto bisogno di quella "normale serietà" di Gaetano Scirea, che non ha mai fatto dichiarazioni eclatanti, ma neppure stupide. E soprattutto nemmeno una di cui poi si è dovuto pentire.

Oggi, alle 14.30, il corso dove si trova lo Juventus Stadium si trasforma da Corso Grande Torino a Corso Gaetano Scirea. Che sia di buon auspicio e che quella targa ispiri a chi passa di lì un po' di serietà e un sorriso pacato come li sapeva fare Scirea.

 

«Scirea campione assoluto ma oggi ci manca l'uomo»

 

Così il presidente della Juve Andrea Agnelli alla cerimonia di intitolazione dell'ex corso Grande Torino al campione bianconero morto tragicamente il 3 settembre 1989.

 


Andrea Agnelli Corso Gaetano Scirea

 

TORINO - "Gaetano Scirea è stato un campione assoluto, ma oggi ci manca l'uomo". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, alla cerimonia di intitolazione dell'ex corso Grande Torino al campione bianconero morto tragicamente il 3 settembre 1989. Alla manifestazione hanno partecipato tra gli altri la vedova Mariella e il figlio Riccardo, l'allenatore della Juve Antonio Conte, il presidente onorario Giampiero Boniperti, il portiere Gigi Buffon e il dg Marotta.

ICONE - Fra pochi giorni al Grande Torino sarà intitolata la spazio davanti alla Torre Maratona a fianco dello Stadio Olimpico. "Juventus e Torino - ha sottolineato Agnelli - si riappropriano delle rispettive icone ed è un segno importante che ognuno possa vivere e godere dei propri simboli". Agnelli ha ricordato "l'incredulità" con la quale apprese, quando aveva 14 anni, della morte di Scirea, "che era per me un simbolo da seguire". La vedova di Scirea si è commossa ricordando il marito: "tutti l'hanno osannato come giocatore, ma ancora oggi il ricordo è vivo per il suo comportamento fuori dal campo, di un uomo mite sempre disponibile ad ascoltare tutti". Alla cerimonia hanno partecipato anche gli ex calciatori bianconeri Roberto Bettega, Francesco Morini e Beppe Furino, l'ad della Juventus Mazzia, il direttore del Juventus Museum Paolo Garimberti, l'ex presidente della Juve Franzo Grande Stevens, Paolo Pininfarina.

 

Juve, oggi l'inaugurazione di Corso Gaetano Scirea
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