Sono i giorni caldi per la decisione sul futuro di Alex, che difficilmente non sarà in Premiership oppure nella Major League statunitense
TORINO - Domenica sera, per Alessandro Del Piero si è chiuso un capitolo fondamentale della vita e della carriera. Ma non si è trattato dell’ultimo da calciatore: questi, infatti, sono i giorni caldi per la decisione sul futuro di Del Piero, che difficilmente non sarà in Premiership oppure nella Major League statunitense. A meno che l’arrivo in Cina di Marcello Lippi non crei un sorprendente viaggio nell’Estremo Oriente. Qualche elemento in più potrebbe arrivare venerdi, nella conferenza stampa che lo vedrà al fianco di Lapo Elkann.
OPZIONI - Il Nord America, già scelto da Alessandro Nesta, Marco Di Vaio, Bernardo Corradi e Matteo Ferrari, porta con sé un problema: come da prassi nello sport professionstico Usa, le squadre della Major League devono rispettare un tetto salariale, con pochissime eccezioni, e per questo la cifra offerta a Del Piero potrebbe non essere in linea con il prestigio e la classe del numero 10. Che è seguito con particolare interesse da New England Revolution e Seattle Sounders. L’opzione legata all’Inghilterra è emersa nuovamente ieri, quando il sito tuttojuve.com ha intervistato l’ex milanista Joe Jordan, ora vice allenatore del Tottenham. Jordan ha definito l’accostamento di Del Piero agli Spurs come “chiacchiere”, ma poi ha aggiunto: “Del Piero è un fuoriclasse, può giocare in qualsiasi Paese, farebbe bene anche in Inghilterra”.
KRASIC ESCLUSO - Al Tottenham è stato accostato anche Milos Krasic, ma anche in questo caso Jordan non si è espresso. La certezza, semmai, è che l’esterno biondo ormai ai margini della Juventus non fa parte della lista di 31 convocati del ct Mihajlovic.