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Set
19
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (23 Ottobre 2012)
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( 1 Voto )

Juventus

 

Chelsea-Juventus

 

 

19/09/2012, la Juve torna in Champions League e affronta subito i Blues, campioni in carica, a Stamford Bridge - Juventus return to Champions League action and are immediately up against reigning champions Chelsea at Stamford Bridge.

 

 

 

Champions, Chelsea-Juve: il fascino di una finale

 

Questa sera alle 20:45 i bianconeri torneranno a giocare nell'Europa dei grandi a Stamford Bridge, Londra

 

TORINO - Una partita come Chelsea-Juventus mette d’accordo chi sostiene che l’importante sia la destinazione e chi, invece, propende per il primato del viaggio. Perché, certo, l’obiettivo o perlomeno il sogno è di esserci ancora a maggio, ma la sfida che andrà in scena a sera appaga i palati più esigenti, si tratti di quelli dei diretti interessati, piuttosto che dei tifosi. La rincorsa bianconera alla finale di Wembley parte dunque da Stamford Bridge, Londra Sud, zona elitaria e non solo quando si parla di cose pallonare. Ma qui, appunto, di calcio si discute. Del suo fascino, della sua storia, dell’entusiasmo che sa creare. Nella sfida tra i campioni d’Europa e quelli d’Italia tutti questi ingredienti sono compresi nel prezzo. Siamo appena alla prima partita, eppure i contenuti sono molto simili a quelli di una finale. Al punto da spingere Gigi Buffon a dire che la Juve vuole subito conoscere la verità, ergo il suo valore, in questo contesto. Un’impazienza che fa ben sperare, perché è parente stretta di quella smania di primeggiare che è stata una delle corde toccate da Conte (non l’unica, certo) pertornare effettivamente a farlo. Questa volta il tecnico leccese non faticherà a solleticare l’orgoglio dei suoi campioni, perché l’asticella sale e di conseguenza lo fanno le ambizioni. Oltretutto il match si alimenterà di tante sfide individuali non meno intriganti di quella tra i due club. Buffon contro Cech, Marchisio contro Lampard, il talento antico di Pirlo contro quello giovane ma non acerbo di Hazard e così via. Partire con il piede giusto proprio in casa dei campioni non sarebbe decisivo, ma assai importante e pure suggestivo. Perché Conte non cerca scorciatoie, ma iniziare il cammino a dieci chilometri dalla meta sembra quasi un segnale del destino. E chi ben comincia...

 

 Vedi i risultati della Champions League

 

 



Set
08
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (08 Settembre 2012)
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( 1 Voto )

Juventus

 

Juventus Stadium

 


TORINO: 8 settembre 2011 è una data speciale per tutti gli juventini. In quella fantastica sera di un anno fa ci fu l'inaugurazione dello Juventus Stadium. Nella cerimonia di apertura vennero ripercorsi momenti indimenticabili e fu un vero e proprio concentrato di emozioni. Il popolo bianconero ha rivissuto le grandi gioie del passato ma anche momenti di grande tristezza e dolore come il ricordo della tragedia dell'Heysel. Quella sera per commemorare le vittime di quella terribile tragedia 39 bambini hanno fatto il loro ingresso sul terreno di gioco e hanno fatto volare 39 palloncini bianchi. L'8 settembre 2011 si è anche ricordato i grandi personaggi che hanno fatto la storia della Juventus e che oggi non ci sono più. Il 6 di Scirea è apparso in mezzo al campo, poi il ricordo di Giovanni e Umberto Agnelli, ma anche Andrea Fortunato, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri tre ragazzi scomparsi troppo in fretta. In quella sera hanno sfilato le 50 stelle, i trofei vinti e poi due simboli di juventinità come Boniperti e Del Piero. Oltre al discorso del presidente Andrea Agnelli che insieme al sindaco di Torino Piero Fassino hanno tagliato il nastro inaugurale portato in campo dalla splendida Cristina Chiabotto. Fuochi d'artificio e musica hanno fatto da contorno alla straordinaria serata. Da quella data in poi lo Juventus Stadium ha accompagnato gli uomini di Conte nella grande cavalcata per lo scudetto numero 30. Uno dei punti forza dei bianconeri è stato questo straordinario impianto, sempre sold out, da quella sera in poi ha regalato emozioni uniche a tutto il popolo della Vecchia Signora e dal 13 maggio ci sono anche tre stelle che lo rendono ancora più bello e splendente. Il club di Andrea Agnelli, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha voluto fare gli auguri allo Juventus Stadium che oggi spegne la sua prima candelina: "Buon compleanno #Juventus Stadium! Happy birthday #Juventus Stadium!", ha scritto la società bianconera.

 

 

Ad un anno dall'inaugurazione dello Juventus Stadium, è tempo di bilanci per la società bianconera, che attraverso il proprio sito ufficiale ha snocciolato numeri importanti:
"Appena nato, aveva già gli occhi del mondo puntati addosso. E, con un pizzico di legittima vanità, si mostrava fiero in tutto il suo splendore. Uno spettacolo grandioso ne salutava l’arrivo e lui rispondeva con il suo primo vagito, in realtà, un boato assordante. Era l’8 settembre 2011, un giovedì sera entrato nella storia. Lo Juventus Stadium, una magnifica idea, persino rivoluzionaria per il calcio italiano, era realtà. C’erano voluti anni di fatiche, di cervelli, mani e macchine all’opera, ma era fatta e, in quel momento, si potevano provare solo orgoglio e soddisfazione. Mentre si spegnevano le luci però, terminata la cerimonia, iniziavano nuove sfide. Lo stadio doveva essere un’arma in più. Qualunque squadra sarebbe stata ospitata con tutti gli onori, ma una volta entrata in campo, avrebbe dovuto capire subito che quella era casa nostra. E che, a casa nostra, comandiamo noi. Dopo un anno di “sold out” e uno scudetto conquistato da imbattuti, lo possiamo dire: è andata proprio così. Dalla partita inaugurale contro il Notts County alla prima giornata di questo campionato contro il Parma, passando per le tre gare di Coppa Italia, i tifosi bianconeri hanno gridato al gol 50 volte, gli avversari solo 15. A raccontare ogni rete sono stati oltre 5.000 addetti ai lavori, tra giornalisti, fotografi e operatori televisivi. Ad esultare sono state 850.000 voci. Tanti sono gli spettatori passati dalle tribune dello Juventus Stadium e il 10 % di loro, aveva meno di 16 anni. Questo è forse uno dei dati che dà più soddisfazione, perché una delle missioni del nuovo stadio era offrire il proprio spettacolo alle famiglie. Per farlo serviva un ambiente invitante, confortevole, divertente, pulito... Ecco allora i 105.500 pasti caldi consumati dal pubblico nello Juventus Premium Club, i sorrisi di 1.500 hostess, i 5.000 volti dipinti di bianconero dai truccatori, le 12.000 ore di lavoro spese per la pulizia dell’impianto. Senza dimenticare le 8.000 ore impiegate per la manutenzione del campo, perché, dopotutto, in un teatro si devono curare i palchi, ma anche il palcoscenico ha la sua importanza... Durante ogni partita lo Juventus Stadium si è vestito a festa e altrettanto hanno fatto i tifosi, arrivando già agghindati di bianconero, o approfittando dei quattro store e dei loro 800 metri quadrati di spazi espositivi per fare acquisti. Li hanno visitati 750.000 persone e la metà di loro si è portata a casa un prodotto ufficiale. Le maglie da gioco, ovviamente, hanno spopolato e ne sono state vendute ben 20.000, nei giorni di gara, ma anche durante il resto della settimana. D’altra parte un impianto tanto innovativo non doveva, non poteva rimanere un lussuoso gioiello da indossare solo la domenica. Era nato per accompagnare la sua Signora ogni giorno, per regalarle ancora più fascino e prestigio. Sono stati così organizzati eventi in momenti diversi da quello del match. Ben 75, per un totale di 5.500 persone coinvolte. Sono nati i tour dello stadio: 2.320 in un anno. E 100.000 persone hanno camminato per tribune, campo e spogliatoi per più di 2.500 ore. E’ nato il J-Museum, che in quattro mesi ha già superato 50.000 visitatori. Qualcuno vi ha trascorso addirittura cinque ore e mezza, ipnotizzato dai cimeli e dal fascino della leggenda, e l’80% di chi ha visitato il museo è andato anche alla scoperta dello stadio. Uno stadio che, in un solo anno, è diventato un punto di riferimento per la città, non solo per i tifosi, una tappa quasi obbligata per chi passa per Torino. Perché chi vuole conoscere davvero un luogo, deve incontrarne la storia. Quella di Torino parla bianconero dal 1897. Dall’8 settembre 2011 è ancora più affascinante. P.S. Tra i tanti numeri impressionanti che abbiamo elencato, ce n’è uno, molto importante, volutamente omesso, perché la Juve, per non sentire troppo la mancanza di casa, ha pensato bene di replicarlo anche in trasferta: 0 sconfitte!".

 

 

 

 

 



Set
05
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (05 Settembre 2012)
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( 1 Voto )

Juventus

 

Alessandro Del Pieroal Sydney

 

L'ex capitano bianconero: «Mi hanno cercato anche squadre italiane. Non poteva esserci posto migliore per me, sono felice».

 

TORINO - Alessandro Del Piero ha firmato il contratto con il Sydney Fc. L'accordo con il club australiano era stato già definito ieri, questa mattina è arrivata la firma. «È un giorno speciale per me - annuncia Del Piero in confenza stampa - Sono felice di annunciare il mio accordo con il Sydney FC. Per i prossimi due anni sarò australiano. Mi aspetta una avventura splendida, strepitosa e forte. Non poteva esserci posto migliore per me, sono felice. Vorrei ringraziare tutte le squadre che mi hanno cercato, soprattutto quelle italiane. È stato un cammino lungo ma indispensabile per poter analizzare e decidere la migliore scelta. Mi sento giocatore al 100%, ho chiesto al club se hanno intenzione di vincere e mi hanno detto sì».

LA NUMERO 10 - "Del Piero ha firmato questa mattina e avrà la maglia numero 10". Lo ha detto l'amministratore delegato del Sydney Fc, Tony Pignata, prima della conferenza stampa dell'ex capitano della Juventus. "Tra di noi c'è stato subito feeling - ha aggiunto l'ad - abbiamo fatto 3/4 videoconferenze e ora eccoci qui".

LA JUVE - "È doveroso ringraziare quello che è stato il mio trascorso e le persone a me vicine, mio fratello, la mia famiglia, mia moglie Sonia. Sarà un periodo di grandi cambiamenti ma continuerò a tifare per la squadra in cui sono stato 19 anni". Così Del Piero, che non nomina la Juve, nella conferenza stampa per il suo passaggio al Sydney. "Ho preso questa decisione per rimanere coerente con le mie scelte, per non indossare un'altra maglia. Ma non perchè reputo le altre squadre dei nemici ma perchè è giusto che non scegliessi un'altra società del mio paese". Alessandro Del Piero sottolinea che non avrebbe mai potuto 'tradire' la Juventus. "Ma è stato bello vedere come all'estero e in Italia anche le squadre più impensabili hanno pensato a me - dice ancora -: rende merito a quanto ho fatto in carriera. Qui ho fatto tutto quello che dovevo fare".

LA MAGLIETTA - Fin da domani, e comunque entro il fine settimana, sarà possibile acquistare online la maglia 'originale' del Sydney Fc personalizzata con il nome e il numero (ovviamente il 10) di Alessandro Del Piero. Lo assicurano fonti vicine al club. Per acquistare la casacca, celeste con il colletto blu e marchio del campionato australiano, ci si deve prima collegare al sito "www.football.australia.com" e da lì andare su 'Shop' e poi sulla parte che riguarda il Sydney. Poi non rimane che scegliere taglia e numerazione ufficiale (la stessa che utilizzano i giocatori). Tutto ciò non sarà comunque a buon mercato, visto che una maglia autentica del Sydney FC con nome e numero di Del Piero costerà, spese postali escluse, 160 dollari australiani, circa 130 euro.

 

Maglia numero 10 delpiero al Sydney

 

 

Visita il sito di Alessandro Del Piero

Alessandro Del Piero al Sydney

 

 



Ago
30
2012
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (30 Agosto 2012)
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( 1 Voto )

Juventus

 

Champions League 2012 2013 Juventus

 

Per il grande ritorno bianconero nell’Europa dei nobili in prima fila il presidente che sogna di alzare la coppa. Nel dicembre 2009 l’ultima partita contro il Bayern: dopo rivoluzione e scudetto, la Juve è sempre più affamata.

 

TORINO. Tre anni dopo, un pizzico di nostalgia e tanta emozione sia per chi c’era quella sera di dicembre del 2009 che rappresentò il capolinea sia per chi la Champions l’ha vista soltanto in tv. L’ultima avventura della Juventus nella massima competizione europea si fermò in una triste notte d’inverno. All’Olimpico di Torino i bianconeri dovettero inchinarsi al Bayern Monaco dopo l’illusorio gol di Trezeguet : 1-4 finale davanti all’armata di Van Gaal e l’uscita dal campo accompagnata da fischi e dal coro “vergognatevi” della curva. Rivoluzionata la Per il grande ritorno bianconero nell’Europa dei nobili in prima fila il presidente che sogna di alzare la coppadirigenza, lo staff tecnico con l’arrivo di Antonio Conte e la squadra, con il tricolore sul petto simbolo di una stagione esaltante e vincente, la Juventus si presenta ai blocchi di partenza con un animo diverso e uno spirito rinnovato. E con una nuova - vecchia - missione: vincere la Champions.

LA RISCOSSA Sogno mai abbandonato, soprattutto dopo un anno di transizione in Europa League (sei pareggi, neppure una vittoria e l’uscita dopo la fase a gironi) e una stagione - l’ultima - di purgatorio fuori dall’Europa. Sogno ribadito dall’azionista di riferimento John Elkann e dal presidente Andrea Agnelli fin dal suo insediamento ai vertici della società nel maggio 2010. «La Juventus prende parte a ogni singola competizione con l’ambizione di vincerla, anche la Champions League». Andrea pensa in grande, come il popolo bianconero, galvanizzato dal “Grande Ritorno” tra le big in Europa anche se sarà dura la competizione contro certi colossi. «In Champions - osservava il presidente bianconero - dovremo combattere con nuove forze economiche come City, Chelsea, Psg, ma bisogna anche guardare all’aspetto finanziario...». E Agnelli, con l’ad Beppe Marotta , sarà nel pomeriggio a Montecarlo per i sorteggi dei gironi: un’occasione da non perdere e un palcoscenico da non lasciare ad altri. Vuole esserci lui sulle vellulate poltrone del Grimaldi Forum per il primo contatto con l’ambiente europeo, per un saluto con l’amico di sempre Michel Platini , per confermare che la Juventus è tornata al tavolo delle grandi e accarezzare la speranza di alzare il trofeo in una sera di maggio a Wembley.

 

MONTECARLO - Riecco la Champions. A Montecarlo si sono svolti i sorteggi dei gironi del massimo torneo continentale. La Juve è stata inserita nel gruppo E con i campioni del Chelsea (con cui esordirà il 19 settembre), lo Shakhtar e i danesi del Nordsjælland. Bene il sorteggio per il Milan che nel gruppo C incontrerà lo Zenit di Spalletti, l'Anderlecht e il Malaga. Da segnalare il girone di ferro (Gruppo D) con Real Madrid, Manchester City, Ajax e Borussia Dortmund. 

LE DATE
- 19/9: Chelsea-Juventus; 2/10: Juventus - Shakhtar Donetsk; 23/10: Nordsjelland - Juventus; 7/11: Juventus - Nordsjelland; 20/11: Juventus - Chelsea; 5/12: Shakhtar Donetsk - Juventus.


ECCO I GIRONI:
Gruppo A:
Porto, Dinamo Kiev, Psg, Dinamo Zagabria
Gruppo B: Arsenal, Schalke 04, Olympiacos, Montpellier
Gruppo C: Milan, Zenit, Anderlecht, Malaga
Gruppo D:
Real Madrid, Manchester City, Ajax, Borussia Dortmund
Gruppo E:
Chelsea, Shakhtar, Juventus, Nordsjaelland
Gruppo F:
Bayern Monaco, Valencia, Lille, Bate Borisov
Gruppo G:
Barcellona, Benfica, Spartak Mosca, Celtic
Gruppo H: Manchester United, Braga, Galatasaray, Cluj