Italian English French German Japanese Spanish
Mercatino

Tutti i prodotti
Area Download


Il carrello è vuoto


Offrimi
Una Coca Cola
€2,50

Offrimi
Una Birra
€4

Offrimi
Un Caffé
€2

Offrimi
Un Panino
€5

Offrimi
Un Film
€6
Contatore Visite


Nov
01
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (01 Novembre 2011)
PDFStampaE-mail
( 0 Voti )

Juventus

 

juve inter

 

 

I bianconeri battono 2-1 l'Inter grazie ai gol del montenegrino e del centrocampista. Inutile la rete del momentaneo 1-1 di Maicon che aveva ridato speranze ai nerazzurri. Incredibile rigore non dato alla squadra di Conte per un atterramento di Castellazzi su Marchisio

 

 

TORINO - L'eterno duello, l'ennesima sconfitta: in poche parole si può riassumere il senso di una partita che ha il sapore dell'epica e della storia. Una partita infinita tra Inter e Juventus che si porta a casa il suo trofeo, tre punti meritati ampiamente. L'Inter - come le stelle - resta a guardare e non riesce a cambiare passo: non serve evocare (negli striscioni della Nord e nell'anima dei tifosi) lo spirito di Giacinto Facchetti, inutile agitare lo spauracchio di Calciopoli, spargere sale su una ferita che fa fatica a rimarginarsi, anzi ancora sanguina copiosamente. La Juventus assesta uno 'schiaffò in piena faccia all'Inter vincendo 2-1 al Meazza: Massimo Moratti non l'ha presa bene e il suo volto pietrificato (come a Novara) è più eloquente di mille parole. Non basta il cuore, nè l'impegno: quelli non fanno classifica che per i nerazzurri resta un incubo (8 punti). La partita finisce con i bianconeri che festeggiano sotto la loro curva, dandosi la mano stringendosi al loro allenatore Antonio Conte che ha rivoluzionato la squadra nella testa e nelle gambe. L'Inter migliora, di partita in partita ritrova forma fisica ma è distante 11 punti dalla Juventus capolista: c'è preoccupazione perchè la squadra di Ranieri scivola lentamente verso una deriva di mediocrità. I nerazzurri devono fare i conti con se stessi, hanno dato sicuramente il massimo, mentre la Juventus ha saputo concretizzare il proprio lavorio: spietata la 'Vecchià signora, cinica quanto basta, cattiva e acuminata. L'Inter soffre e rientra negli spogliatoi con I cerotti.

 

LA PARTITA - La cura Ranieri sortisce qualche effetto ma il piatto piange. L'Inter entra in campo grintosa e aggressiva: obiettivo non dare tregua a Pirlo, andare a pressare alti ma - al 12' - è la Juventus a portarsi in vantaggio con Vucinic che riesce a ribattere un pallone calciato da Matri e non trattenuto da Castellazzi. L'Inter si riversa in attacco: sale Maicon e arriva la rete del pareggio: è il 28' quando Sneijder offre un pallone magnifico al brasiliano che lascia partire un destro irresistibile, imprendibile per Buffon che si arrabbia con Bonucci. Forse una deviazione da parte sua. Maicon si lascia andare a un'emozione incontenibile, a una gioia forte e sentita. ma la partita non è finita perchè al 33' è Marchisio a riportare la sua squadra nuovamente in vantaggio. Difesa nerazzurra in balia delle onde: rasoterra sul primo palo, si arrende Castellazzi. Ma il bottino avrebbe potuto essere più rotondo se l'arbitro Nicola Rizzoli - non brillante - avesse fischiato un rigore al 40' quando sempre Marchisio viene atterrato da Castellazzi. Ranieri cerca di raddrizzare il match ma c'è poco da fare: Chivu soffre, Sneijder non sta bene, Obi è timido. Zarate ha dovuto lasciare spazio a un inutile Castaignos. E anche l'innesto di Alvarez non ha cambiato di molto. lento e spesso fuori fase. I vecchi 'tirano la carrettà con difficoltà e fatica, i giovani sono inesperti, goffi, lontano anni luce dai campioni e compagni di spogliatoio. Una pessima annata si annuncia per l'Inter come ha riconosciuto Moratti ieri davanti all'assemblea dei soci. La partita continua con un'Inter generosa che costruisce le sue occasioni con Pazzini (traversa), Obi, Maicon. Un gruppo che cerca uno sbocco in campo senza paura di spendersi ma la sofferenza è continua e costante. Quella che si legge sulle facce dei giocatori come Nagatomo e Zanetti. La Juventus è tonica, ha voglia, ha fame di gloria. È forse - in un secondo tempo con sei ammoniti (uno nel primo) - qui la chiave della partita: ottimo Vucinic, bene anzi benissimo Marchisio, in tono minore Pirlo. Nel complesso una bella squadra che rispecchia il carattere guerriero di Conte. Tanta la delusione dell'Inter, un brutto rospo da buttare giù: i nerazzurri volevano nel nome di Facchetti. L'amarezza è difficile da smaltire, ma mercoledì arrivano i francesi del Lille per la Champions. Altre batoste potrebbero essere letali. Si va a dormire. Nelle orecchie i cori della festa della Signora che preannunciano una brutta nottata.

 

 



Nov
01
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (01 Novembre 2011)
PDFStampaE-mail
( 0 Voti )

Juventus

 

juve inter2 

 

114 anni sono passati da quel 1 novembre 1897, quando un gruppo di liceali torinesi fondò lo Sport Club Juventus

 

 

TORINO - Una torta con 114 candeline. Tante e luminose, quanti gli anni e i successi della Juventus. Oggi sono . Più di cento anni impregnati di vittorie e campioni, come l’inaugurazione-show. Il 1° novembre 1897 un gruppo di giovani liceali fondò lo Sport Club Juventus: quanti successi in 114 anni di storia. Per regalo, Agnelli vorrebbe il suo primo scudetto da presidentedello Juventus Stadium dello scorso 8 settembre ha ricordato passo dopo passo. Nel bene e nel male, nei momenti di difficoltà e nei (tanti) trionfi. «In quell’occasione ho capito come non mai la grandezza del club nel quale gioco. Mi ha sbloccato, mi ha fatto scattare qualcosa dentro», raccontò dopo l’amichevole contro gli inglesi del Notts County un emozionatissimo Gianluigi Buffon. Serata rimasta impressa soprattutto nei nuovi arrivati, a bocca aperta di fronte alla sfilata di stelle e vittorie.

 

COMPLEANNO CON DESIDERIO - Un anno in più per la Vecchia Signora, con la speranza di chiudere l’annata con una bacheca più ricca. Come da tradizione e dna. Quello scudetto atteso come non mai. Perché sarebbe il primo del dopo Calciopoli e perché sarebbe quello della Terza stella. Un obiettivo che tanto la società quanto i tifosi considerano primario. Antonio Conte predica pazienza e punta sul lavoro, lo stesso fanno i giocatori, sempre più convinti del progetto. «Vincere aiuta a vincere», ripetono gli esperti. Oggi la Juventus festeggia gli anni con l’augurio che valga lo stesso principio.

 



Ott
30
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (03 Novembre 2011)
PDFStampaE-mail
( 0 Voti )

Juventus

 

Halloween

 

 

Dottor Pirlo che sa essere anche Mister Andrea, il Conte è Dracula, per come prosciuga di energie i suoi, ovviamente

 

 

TORINO - Denti aguzzi da vampiro o facce da serpente: il biscione interista è rimasto prosciugato, dopo un tempo di gioco e illusioni. E’ la Juve vampira dell’anima altrui che si mette in mostra, i photoshop regalano sul sito juventus.com un sorriso alla gente bianconera che è anche sberleffo per chi s’è dovuto piegare. Non dorme mai il licantropo delle giocata fina, Dottor Pirlo che sa essere anche Mister Andrea: ti sembra un bravo ragazzo, taciturno eppoi ti piazza l’assist profondo e mortifero. Vucinic è un crotalo velenoso: faccia da svogliato e cuore freddo al momento giusto, un morso che piano piano di avvelena. Canino il Tardisio, crasi sintetica tra quel che è Marchisio e chi sembra, Tardelli. E’ Halloween, dunque, ma per gli juventini c’è il dolcetto, agli altri lo scherzetto col ghigno feroce. Bentornato, ghigno feroce. Il Conte è Dracula, per come prosciuga di energie i suoi, ovviamente.

 

 



Ott
29
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (29 Ottobre 2011)
PDFStampaE-mail
( 1 Voto )

Juventus

 

 stadio2

 

Visita lo Stadio che cambia il calcio: potrai vivere i luoghi che finora hai visto soltanto in foto. Ora non dovrai più immaginare come ci si sente ad attraversare l’area media, a uscire dagli spogliatoi, attraversare il tunnel d’ingresso ed entrare in campo. Vieni a provarlo tu stesso!

 

stadio juventus

 

  Leggi Tutto...

Altri Articoli di Sezione...