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Dic
22
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (22 Dicembre 2011)
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( 1 Voto )

Juventus

 

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Il tecnico bianconero: «Non è da tutti venire a Udine e creare occasioni importanti.  Siamo imbattuti e se me l’avessero detto quando ho firmato avrei preso qualcuno per pazzo»

 

TORINO - «Questa è una squadra con la S maiuscola». Lo 0-0 a Udine è un risultato che va bene a Conte, soprattutto perché in campo ha visto cose molto positive. «Bisogna considerare che oggi si affrontavano le due migliori difese del campionato - dice l'allenatore della Juve -. L’Udinese finora in casa aveva sempre vinto, segnando 14 gol e subendone solo due. Ecco perché dico che abbiamo dimostrato forza e solidità. Non è da tutti venire a Udine e creare occasioni importanti.  Siamo imbattuti e se me l’avessero detto quando ho firmato per la Juve avrei preso qualcuno per pazzo».

DIFESA A TRE - A Udine Conte ha riproposto il 3-5-2: «L’Udinese, come il Napoli è squadra che attacca con gli esterni e che sa far male se ha spazio. Abbiamo preparato la partita cercando di evitare di essere messi in inferiorità numerica sulle fasce. In realtà anche con il 4-3-3 giochiamo con i tre centrali, perché Lichtsteiner si alza spesso e volentieri e quindi il passaggio da un modulo all’altro quindi viene abbastanza naturale, anche grazie a giocatori come Estigarribia».

ATTACCO - La coppia Pepe-Matri in attacco ce l'ha messa tutta. «Pepe in questo momento ha gamba, è dinamico, e infatti ha giocato un’ottima gara. Anche Matri si è mosso molto bene. Forse è mancato un po’ nella finalizzazione, ma si è applicato compiendo tutti i movimenti provati in allenamento».

SPETTACOLO - Due squadre messe molto bene in campo. Forse ne ha risentito lo spettacolo: «Queste sono partite che se non prepari bene ti fanno venire il mal di testa. Abbiamo studiato bene l’Udinese e loro hanno studiato bene noi. Nel calcio moderno dei essere ben preparato ed è anche per questo che siamo imbattuti. Abbiamo comunque cercato di attaccare, ma se fossimo però arrivati con presunzione avremmo preso una sonora batosta, anche perché chi ci affronta gioca la partita della vita. E questo per noi dev’essere motivo di orgoglio».

 



Dic
09
2011
Scritto da Roberto
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Juventus

 

Le Sventite

 

Da Amauri a Toni, una squadra potenzialmente in vendita. Alla Juve arriveranno un difensore e un centrocampista. E con cessioni “pesanti” si può creare un tesoretto

 

TORINO - La rivoluzione d’inverno è alle porte. Nella Juve extra large - intesa come rosa - infatti vanno smaltiti gli esuberi. E pure gli scontenti, quelli che non hanno trovato e continuano a non trovare spazio. Scelte tecniche: così le ha definite Antonio Conte . Logico, quindi, che gli esclusi seriali chiedano di essere ceduti al club. Pena la svalutazione del cartellino e delle ambizioni personali.

FUORI TUTTO - La lista è lunga e abbondante. Un’intera squadra, potenzialmente, può finire sul mercato. Si parte dal portiere e si arriva all’attaccante. Nell’ordine: Manninger, Motta, Sorensen, Grosso, Krasic, Marrone, Elia, Toni, Amauri, Iaquinta. Ovviamente, non andranno via tutti, ma per tutti c’è un’eventuale exit strategy.

TAGLI - Occhi puntati, in particolare, sugli attaccanti dall’ingaggio corposo (eufemismo). Di Amauri si sa che sta effettuando il conto alla rovescia, che non disdegnerebbe un ritorno a Palermo, che sogna il Milan, che ha qualche chance in Inghilterra. Siccome, poi, il suo legame - contorto - con i bianconeri scade a giugno, anticipare il divorzio risulterebbe salutare a entrambe le parti: alle casse del club e al giocatore che ritroverebbe il campo dopo mesi di isolamento. Ma non se ne andrà gratis, tuonano da corso Galileo Ferraris. L’agente di Luca Toni, Tullio Tinti , ha avviato contatti con Parma e Fiorentina. Difficile che il Novara possa permettersi il suo stipendio. Su Vincenzo Iaquinta, invece, il procuratore Andrea D’Amico vaglia piste russe e sudamericane, oltre a quelle italiane. In condizioni accettabili, l’attaccante di origine calabrese può ancora fare la differenza, in serie A.

 



Dic
09
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (09 Dicembre 2011)
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Juventus

 

Coppa Italia - Conte

 

Il tecnico della Juve felice dopo il successo contro il Bologna: «Ma non mi è piaciuto prendere gol all'ultimo minuto, ci ha costretti ad uno sforzo in più. La cosa più bella è stata la disponibilità dei ragazzi, la voglia e la determinazione del secondo tempo»

 

TORINO - «Sono soddisfatto della vittoria e dell'impegno dei ragazzi, ma sono anche arrabbiato per che non possiamo prendere gol al 95' su calcio da fermo. È una cosa già vista in campionato sempre con il Bologna. Lì ci era costato due punti, qui ha vanificato un secondo tempo in cui abbiamo fatto una prestazione molto positiva». La Juve raggiunge ai supplementari i quarti di Coppa Italia e Antonio Conte usa bastone e carota per raccontare la serata. «Ho avuto buone risposte da chi finora ha giocato meno - aggiunge il tecnico bianconero -. È inevitabile che ho trovato qualche soluzione in più, Giaccherini da interno ad esempio, l'abbiamo provato in questo ultimo mese. Lui è uno che viene dalla provincia, merita la Juve e l'ha dimostrato».

Il pari subìto nel recupero proprio non gli va giù. «Mi è dispiaciuto prendere gol alla fine perchè ci ha costretto a uno sforzo in più - afferma Conte -, ma la cosa più bella è stata la disponibilità dei ragazzi, la voglia e la determinazione del secondo tempo. Agliardi ha fatto parate straordinarie, è stato il migliore in campo, il punteggio avrebbe potuto essere più rotondo».

Meglio la Juve della ripresa che quella del primo tempo. «È cambiata l'intensità - sottolinea Conte -, siamo tornati a giocare su ritmi alti. Questo è un altro esempio di quanto sia importante giocare con intensità e ritmi che ci sono abituali». Sul battibecco con il tecnico bolognese Pioli nell'azione che ha portato poi al calcio d'angolo del pari, Conte spiega: «C'è stato un fraintendimento perchè la palla era in loro possesso e ho sbagliato io».

GIACCHERINI: «CHE GIOIA!» - Emanuele Giaccherini si gode il primo gol in maglia bianconera: «Sono felice che sia arrivato stasera, ci ero già andato vicino in campionato con la Lazio ma Marchetti aveva fatto una grande parata. Sono contento per Conte, mi ha voluto qui, cercherò di dare sempre il massimo e ripagare la sua fiducia. Ora andiamo a Roma per vincere». (ANSA).

 



Dic
09
2011
Scritto da Roberto Ultimo aggiornamento (09 Dicembre 2011)
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Juventus

 

Coppa Italia - Marchisio

 

Giaccherini segna al 90', Raggi pareggia al 96'. Nell'overtime la stoccata di Marchisio che vale i quarti di finale

 

TORINO - Soffrendo fino in fondo, la Juventus passa gli ottavi di finale della Coppa Italia superando 2-1 un coriaceo Bologna solo al termine dei supplementari. I bianconeri avevano sbloccato il risultato al 90' con una grande azione personale di Giaccherini ma nel recupero, all'ultima azione, Raggi ha pareggiato i conti di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, portando il match all'overtime. Con le sostituzioni terminate da entrambe le parti, i rossoblu' sono rimasti in 10 per il ko di Pulzetti, appena prima del pareggio, e sono capitolati sul diagonale di Marchisio, entrato negli ultimi 10' dei tempi regolamentari. Ancora Marchisio, quindi, a trascinare la Juventus, con il suo settimo gol stagionale dopo i sei timbri in campionato. Per i bianconeri continua la caccia al trofeo (che inseguono per la decima volta), nei quarti affronteranno la vincente di Roma-Fiorentina. Ecco la cronaca della partita.